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"Questo è anche il momento della responsabilità istituzionale, a ogni livello, al quale sicuramente non giova alimentare perplessità che non hanno ragion d’essere".
"Questo è anche il momento della responsabilità istituzionale, a ogni livello, al quale sicuramente non giova alimentare perplessità che non hanno ragion d’essere".
“Le acque termali del Comune di Caramanico Terme non potranno essere utilizzate al di fuori del territorio stesso, né tantomeno per fini non strettamente connessi alla ripresa delle attività termali nel medesimo comune. Il chiarimento, che ritengo definitivo rispetto all’intervento del sindaco di Caramanico in riferimento all’ultimo disciplinare di gara, è arrivato direttamente dal Direttore Generale di AreaCom, l’Agenzia regionale dell’Abruzzo per la Committenza, l’avvocato Donato Cavallo.
Nel merito faccio comunque osservare che la procedura di vendita, ovvero le aste, le fa il tribunale e sono mesi e mesi che discutiamo con i curatori per garantire il rispetto delle condizioni migliori in favore degli interessi del territorio”.
Lo ha detto il presidente del Consiglio regionale dell'Abruzzo, Lorenzo Sospiri.
“La vicenda dell’impianto termale di Caramanico ha un carattere di assoluta priorità per il Governo regionale concentrato sull’individuazione della migliore soluzione per la riapertura dello stabilimento e dell’Hotel La Reserve – ha commentato il Presidente Sospiri - che rappresentano un patrimonio per la nostra economia. Abbiamo lavorato ogni giorno per difendere l’intero complesso e i posti di lavoro, abbiamo seguito passo dopo passo le vicende che interessano la struttura e il nostro progetto di rilancio e rinascita che ha superato anche il giudizio dei Tribunali amministrativi.
Ma questo è anche il momento della responsabilità istituzionale, a ogni livello, al quale sicuramente non giova alimentare perplessità che non hanno ragion d’essere.
Le ultime, in tal senso, riguardano quelle sollevate sul nuovo Disciplinare di gara inerente alla procedura di evidenza pubblica per l’assegnazione della concessione pluriennale di sfruttamento delle acque minerali, termali e di sorgente per le sorgenti ubicate di Caramanico Terme, che sembrerebbero lasciare spazio a un utilizzo delle stesse acque all’esterno del territorio di riferimento.
Così non è: la procedura indetta da AreaCom riguarda l’assegnazione in concessione della sorgente di Acque Termali ‘Pozzo Gisella’ nel Comune di Caramanico Terme, che parte da quanto previsto dalla Legge regionale 15/2002, la quale disciplina la ricerca, la coltivazione e l’utilizzazione delle acque minerali naturali, di sorgente e termali esistenti nel territorio regionale, dichiarando in modo esplicito che la Regione concorre alla tutela e promuove la valorizzazione delle acque minerali naturali, di sorgente e termali nonché lo sviluppo sostenibile dei territori interessati, ovvero nel caso di specie il Comune di Caramanico.
Lo stesso Comune di Caramanico Terme con delibera di giunta n. 78/2022, ha richiesto al Dipartimento Regionale competente in materia, l’attribuzione della concessione per lo sfruttamento della risorsa termale della Fonte “La Salute” o in subordine una concessione parziale per lo sfruttamento di una determinata quota di acqua termale per il perseguimento dell’obiettivo congiunto Comune/Regione di incrementare e valorizzare l’offerta termale delle Fonti scaturenti nel territorio Comunale, coerentemente con le finalità pubbliche di cui alla L.R. 15/2022.
Il Dipartimento con Delibera di Giunta Regionale n. 465 del 31/07/2023 ha accolto la richiesta presentata dalla Giunta Comunale di Caramanico Terme in merito all’attribuzione in capo al Comune dell’Utilizzo della risorsa termale denominata “Fonte La Salute” situata all’interno della Concessione Mineraria “La Salute Santa Croce – Pisciarello”.
Alla luce di tali procedure è evidente che non sussista alcun rischio di utilizzo diverso o presso altro Comune delle acque oggetto di gara. Venendo, inoltre, alle previsioni del disciplinare, quest’ultimo stabilisce tra i criteri premiali di valutazione dell’offerta il possesso di uno stabilimento termale, ovvero ‘l’organizzazione in possesso a qualunque titolo (proprietà, locazione o altro diritto reale di godimento) di stabilimento termale in Regione Abruzzo in una zona tecnicamente compatibile con il punto di prelievo’.
L’espressione ‘in una zona tecnicamente compatibile con il punto di prelievo’ è da intendere che lo stabilimento termale posseduto ai fini dell’ottenimento del punteggio termale deve essere correlato al punto di prelievo oggetto di assegnazione sotto il profilo formale, metodologico nonché tecnologico proprio al fine di evitare un uso diverso dalle attività termali ovvero un uso ‘non compatibile’ con lo stesso anche dal punto di vista territoriale dato che l’assegnazione della concessione, come da legge regionale, mira proprio allo sviluppo dei territori interessati dalla medesima.
Ne consegue l’esclusione della possibilità che le acque relative alla concessione pluriennale oggetto di gara possano essere utilizzate anche al di fuori del territorio del comune di Caramanico Terme e per fini non strettamente connessi alla ripresa delle attività termali nel medesimo comune.
Ritengo – ha concluso il Presidente Sospiri – che il dibattito possa veramente dirsi concluso, invitando tutte le parti istituzionalmente interessate a garantire massima collaborazione per raggiungere quell’obiettivo che da cinque anni ci vede tutti parimenti impegnati e coinvolti, ossia la riapertura dello stabilimento termale che rappresenta una risorsa economica e turistica irrinunciabile per l’intera regione”.