Bibbiano: la Cassazione assolve Claudio Foti
Lo psicoterapeuta: "Mi sento finalmente liberato da un peso enorme".
(Prima Pagina News)
Mercoledì 10 Aprile 2024
Roma - 10 apr 2024 (Prima Pagina News)
Lo psicoterapeuta: "Mi sento finalmente liberato da un peso enorme".
Assoluzione definitiva per Claudio Foti, lo psicoterapeuta coinvolto nel caso degli affidi a Bibbiano (Re), per cui era accusato di abuso d'ufficio e lesioni gravi.

L'assoluzione è stata ribadita oggi anche dalla Corte di Cassazione, che ha, dunque, ha dichiarato l'inammissibilità dei ricorsi del Procuratore generale di Bologna e dell'imputato e confermato la sentenza che ha assolto lo psicoterapeuta dall'accusa di abuso d'ufficio "per non avere commesso il fatto" e da quella di lesioni gravi "perché il fatto non sussiste".

Foti aveva optato per il processo con rito abbreviato. Nel frattempo, a Reggio Emilia si sta svolgendo il processo ordinario, che vede sul banco degli imputati il Sindaco di Bibbiano, Andrea Carletti, e altre 16 persone.

"Mi sento finalmente liberato da un peso enorme. Sono stati anni difficili nei quali ho dovuto lottare contro l'ingiustizia di una accusa che non aveva alcun fondamento. In questi anni sono stato sopraffatto da una gogna spietata. Sono grato ai giudici della Corte d'appello e della Cassazione che hanno saputo riconoscere il grave errore. Ora è il tempo di ripartire", ha commentato lo psicoterapeuta.

"Oggi la Cassazione ha posto la parola fine alla leggenda mediatico politico giudiziaria più clamorosa degli ultimi anni. Con la definitiva assoluzione di Claudio Foti è stata smascherata una mostruosa macchina del fango costruita per finalità che non hanno nulla a che fare con i minori e con la giustizia", ha detto l'avvocato di Foti, Luca Bauccio.

"Claudio Foti è stato sottoposto a una gogna mediatica spietata ed è stato accusato sulla base di una consulenza tecnica completamente destituita di fondamento scientifico e giudicata inaffidabile. Non vi era alcun legame tra la sua psicoterapia e la presunta malattia di una ragazza. E la diagnosi della malattia era stata fatta senza il rispetto delle regole più elementari. Ci sono voluti anni di battaglie ma ora possiamo dirci soddisfatti, giustizia è fatta. Ora bisognerà ricostruire una vita e una professione travolti da una accusa profondamente ingiusta e immotivata", ha concluso Bauccio.

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