Caso Liguria: Toti sceglie di non rispondere al Gip

Legale: "Abbiamo anticipato ai pm presenti la richiesta di essere sentiti a partire dalla prossima settimana. Dimissioni? Farà le sue valutazioni".

(Prima Pagina News)
Venerdì 10 Maggio 2024
Genova - 10 mag 2024 (Prima Pagina News)

Legale: "Abbiamo anticipato ai pm presenti la richiesta di essere sentiti a partire dalla prossima settimana. Dimissioni? Farà le sue valutazioni".

Si è concluso, a Genova, l'interrogatorio di garanzia di Giovanni Toti, il Governatore della Liguria agli arresti domiciliari per corruzione, nell'ambito dell'inchiesta condotta dalle Procure di Genova e Savona.

Il Governatore ha scelto di non rispondere al Gip e non ha rilasciato alcuna dichiarazione spontanea.

“Abbiamo anticipato ai pm presenti la richiesta di essere sentiti a partire dalla prossima settimana”, ha dichiarato il suo legale, Stefano Savi. Per quanto riguarda le eventuali dimissioni, ha proseguito Savi, “Toti farà le sue valutazioni che non possono prescindere da un confronto in condizioni diverse da quelle attuali con le persone che con lui hanno lavorato e i partiti della sua maggioranza”.

A livello nazionale è stato sollevato un dibattito sull'arresto, che avviene a circa un mese di distanza dalle Elezioni Europee, e sull'arresto, secondo cui Toti sarebbe stato sorpreso mentre si trovava in un albergo di Sanremo (Im). Sul tema, la Procura di Genova, in una nota, ha precisato che le operazioni “sono state eseguite nel pieno rispetto delle disposizioni di legge e della dignità della persona (…), come risulta dagli atti, gli Ufficiali di polizia giudiziaria del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Genova della Guardia di Finanza incaricati hanno intrapreso le operazioni dopo le ore 7”.

Per quanto riguarda il caso Toti, “mi sono già espresso non tanto come ministro ma come ex magistrato”, ha dichiarato il Guardasigilli Carlo Nordio, al termine del G7 di Venezia. “Occorre cautela e attenderemo i risultati di eventuali impugnazioni. Mi ha colpito il commento di qualcuno che si attende che l’indagato dimostri la sua innocenza, ma questa è una bestemmia in una civiltà democratica dove è l’accusatore che deve dimostrare la colpevolezza della persona indagata. Aspettiamo gli esiti della fisiologica dinamica del processo”, ha proseguito.

“Il Governo - ha aggiunto Nordio - si è dimostrato sempre garantista nei confronti di tutti. La nostra parola d’ordine è l’enfatizzazione della presunzione di innocenza”.”Queste sono le basi del nostro garantismo e la nostra Costitizione su questo è molto chiara”.


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