CdM: da governo ok al dl Coesione

Previsto un bonus di 100 euro a gennaio 2025 per le famiglie con reddito sotto i 28mila euro. Via libera anche per Irpef e Ires.

(Prima Pagina News)
Martedì 30 Aprile 2024
Roma - 30 apr 2024 (Prima Pagina News)

Previsto un bonus di 100 euro a gennaio 2025 per le famiglie con reddito sotto i 28mila euro. Via libera anche per Irpef e Ires.

Sono stati approvati, stamani, dal Consiglio dei Ministri, il decreto contenente 'ulteriori disposizioni urgenti in materia di politiche di Coesione’ e il decreto legislativo inerente la revisione del regime impositivo dei redditi (Irpef e Ires).

Tra le misure approvate c'è anche quella che prevede un aumento in busta paga di 100 euro a gennaio dell'anno prossimo per i lavoratori dipendenti il cui reddito è al di sotto di 28mila euro annui. “Il bonus 100 euro riguarda famiglie che hanno 28mila euro di reddito, chiaramente sui redditi 2024, la stima è di circa un milione, un milione e centomila famiglie”, ha dichiarato in conferenza stampa il Viceministro dell'Economia e delle Finanze, Maurizio Leo.

“Come primo obiettivo nel 2025 ci poniamo consolidare le tre aliquote Irpef e spingerci ancora oltre, vedremo il risultato del concordato preventivo e speriamo di avere le risorse per venire incontro al ceto medio”, ha continuato.

“In queste ore buona parte delle opposizioni ha depositato un’iniziativa di legge popolare sul salario minimo su cui si raccoglieranno le firme di cittadini e lavoratori. Un’iniziativa che ha anche lo scopo di rimuovere l’Italia dagli ultimi posti dell’Unione Europea in tema di diritti sociali. Il salario minimo è presente in 21 dei 27 paesi dell’Ue e il governo sembra essere sordo a ogni richiesta preferendo, proprio alla vigilia del primo maggio, le mancette elettorali del decreto Coesione, ennesimo insulto ai lavoratori a cui, invece dei diritti previsto dalla Costituzione, vengono elemosinati soltanto un po’ di spiccioli”. Così Massimiliano Smeriglio, Europarlamentare di Alleanza Verdi Sinistra (Avs).

“Il futuro del Mezzogiorno passa anche per le sue assunzioni. L’annuncio delle misure disposte dal nostro Presidente Meloni che prevedono la riduzione degli oneri contributivi per i nuovi assunti per due anni, è la riprova dell’impegno e della volontà di fare del mezzogiorno fucina di nuove professioni”. Così, in una nota, il Presidente dell'InCe e deputato di FdI Salvatore Caiata.

“Accanto a tali misure volte a sostenere il lavoro dipendente, sono previste specifiche disposizioni per favorire l’avvio di nuove attività distinte per il centro nord e il Mezzogiorno. Il futuro dunque non solo della nostra Nazione, ma anche del nostro Mezzogiorno, passa per l’assunzione dei nostri talenti, delle nostre donne, ma soprattutto dei giovani”, prosegue.

“Alla vigilia della festa dei lavoratori l’annuncio di tali misure, nella revisione delle politiche di coesione, assume un significato ancora più di valore, a dimostrazione di una gestione governativa che insieme alle parole dispone sempre dei fatti”, conclude Caiata.


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