Enrico Letta e Nicola Leone inaugurano all’Università della Calabria la “Scuola Superiore di Politiche”

L’Ex Premier Enrico Letta sceglie l’Università della Calabria per una succursale della sua famosa “Scuola politica”.

(Prima Pagina News)
Sabato 16 Novembre 2019
Roma - 16 nov 2019 (Prima Pagina News)

L’Ex Premier Enrico Letta sceglie l’Università della Calabria per una succursale della sua famosa “Scuola politica”.

L’era del rettorato Nicola Leone inizia sotto buoni auspici con l’istituzione, presso il dipartimento di Scienze Politiche e Sociali dell’Università della Calabria, di una succursale della “Scuola di Politiche”, fondata nel 2015 dall’on. Enrico Letta per offrire un’opportunità di formazione ai giovani di talento, anche se la pratica di realizzazione è stata costruita durante l’ultimo anno di mandato del Rettore Gino Mirocle Crisci. L’idea nasce, infatti, nel mese di ottobre dello scorso anno in occasione della celebrazione del 50° anniversario della legge istitutiva che l’Università, insieme all’Associazione Internazionale “Amici dell’Università della Calabria”, con presidente la prof.ssa Patrizia Piro, volle dedicare alla figura del primo rettore, prof. Beniamino Andreatta, attraverso anche la intitolazione del ponte Campagnano sulla statale 19 bis con il beneplacito delle due amministrazioni comunali di Rende e Cosenza. Un evento che ha visto quel giorno la partecipazione dell’on. Enrico Letta con la signora Giana Petronio Andreatta e la figlia Tinny tenendo a battesimo inoltre l’inaugurazione di una mostra con i pannelli dei primi sei progettisti del concorso internazionale indetto dal Rettore Andreatta nel 1973, vinto dagli architetti Gregotti e Martenson (residenze), per la realizzazione del campus universitario di Arcavacata. Una felice ricorrenza che portò l’on. Enrico Letta ad esprimere pensieri forti ed impegnativi in ricordo del suo maestro Beniamino Andreatta, accademico, ministro e politico lungimirante, prospettando l’idea di creare nell’Università della Calabria una succursale della sua Scuola di Politiche, quale riferimento dell’intero Mezzogiorno. A distanza di poco più di un anno ecco che quelle parole e pensieri diventano realtà con la cerimonia inaugurale della scuola che si svolge nell’University Club alla presenza dei quaranta giovani laureati, uomini e donne, già selezionati per iniziare il prossimo 29 novembre le quaranta ore di corso su un tema strategico ed altamente formativo: “Mezzogiorno, coesione, innovazioni”. Una cerimonia inaugurale, moderata dalla prof.ssa Rosanna Nisticò, con indirizzi di saluto da parte di: Marco Meloni, direttore della Scuola di Politiche; Francesco Raniolo, direttore del dipartimento di Scienze Politiche e Sociali e responsabile scientifico dell’Impact Calabria; Gino Crisci, già rettore dell’Università della Calabria; con interventi, prima di quello del Presidente Enrico Letta, di Domenico Arcuri, amministratore delegato Invitalia, e di Luca Bianchi, direttore dello Svimez. Interventi, quelli di Arcuri e Bianchi, mirati a descrivere la situazione economica e sociale del Mezzogiorno in cui i consumi alimentari si sono ridotti dello 0,5% e sono del 9% inferiori rispetto al 2008 creando una situazione simile a quella del secondo dopoguerra, ampliando il divario tra Nord e Sud, per cui la questione meridionale deve essere posta come una questione nazionale di fronte anche all’Europa. “Bisogna affidare le direttrici dello sviluppo a pochi soggetti, misurati sull’efficacia e non sull’efficienza. E’ arrivato il momento- è stato sottolineato – di concentrarsi su pochi e decisivi interventi infrastrutturali che garantiscano lo sviluppo del Sud. Occorre superare la retorica della contrapposizione tra Sud e Nord investendo nel Mezzogiorno per contrastare il declino che riguarda tutto il Paese”. “Facciamo una cosa concreta per la Calabria ed il Meridione” ha detto Enrico Letta a conclusione dell’incontro inaugurale della scuola. “La nostra è un’iniziativa privata no profit (i corsi sono gratuiti), di persone che mettono a disposizione soldi e tempo. Sono orgoglioso di avere scelto l’Università della Calabria, dove ha messo radici il mio maestro Andreatta, come capitale della formazione politica del Sud. La Calabria può essere la terra leader nella rinascita del Mezzogiorno. Vogliamo dare una mano alla creazione della classe dirigente del futuro e l’Università da sempre, tra l’altro, per l’impegno profuso dai suoi padri fondatori, ha questa funzione e caratteristica culturale e sociale”. La giornata di Enrico Letta nell’Università della Calabria, che sarà tenuta in alta considerazione per il futuro attraverso altri appuntamenti ed iniziative, si è conclusa con un breve incontro a margine del dibattito con il nuovo Rettore, prof. Nicola Leone, che gli ha dato in dono il distintivo dell’Università, subito inserito nell’occhiello della giacca dallo stesso presidente Letta, orgoglioso di ricevere il simbolo di appartenenza all’Università che per ben quattro anni fu sede di lavoro di quel maestro, che un giorno gli disse: “Enrico prima della politica guarda con attenzione alle politiche perché attraverso la loro risoluzione troverai la collettività ed il senso della concretezza nel servire il Paese”. Ed una parte giovanile del Paese era lì per festeggiarlo calorosamente chiedendogli la fotografia di rito, regolarmente concessa benevolmente con tanta cordialità, convinto che, dopo Roma, Milano, Torino e Cagliari (altre sedi della scuola), dalla sede dell’Università della Calabria per i tanti giovani del Sud si apriranno nuove speranze ed un futuro basato sulla concretezza delle cose. A guidare questo percorso ci saranno i professori Francesco Raniolo, responsabile scientifico, ed il suo vice Domenico Cersosimo, che hanno già selezionato i primi 40 giovani su oltre 150 domande che il prossimo 29 novembre si presenteranno a dare il via alle attività di formazione della Scuola di Politiche dell’Università della Calabria. Giovani selezionati in base a criteri di diversità e inclusione (di genere, territoriale, cultura politica), di merito e performance negli studi, di passione per la cosa pubblica e le politiche pubbliche. Le aree tematiche del corso saranno: “Cittadinanza e democrazia, sviluppo locale e sviluppi globali, saperi e tecnologie, innovazione sociale”.

Franco Bartucci


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