Esplosione Suviana, Vigili del Fuoco: "Lavoriamo in situazione di grande rischio"
"Stiamo studiando quali sono i rischi causati dall’acqua che entra. Dobbiamo mettere in sicurezza chi sta lavorando al di sotto dell’acqua del lago".
(Prima Pagina News)
Mercoledì 10 Aprile 2024
Bologna - 10 apr 2024 (Prima Pagina News)
"Stiamo studiando quali sono i rischi causati dall’acqua che entra. Dobbiamo mettere in sicurezza chi sta lavorando al di sotto dell’acqua del lago".
“Non abbiamo mai sospeso le ricerche. Stiamo continuando a lavorare in una situazione di grande rischio, con le dovute cautele. Sono operazioni lunghe e complesse”.

E' quanto ha detto il direttore della comunicazione dei Vigili del Fuoco, Luca Cari, sulla ricerca dei dispersi in seguito all'esplosione avvenuta ieri, all'interno della centrale idroelettrica del lago di Suviana, nel Bolognese.

“Stiamo studiando quali sono i rischi causati dall’acqua che entra. Dobbiamo mettere in sicurezza chi sta lavorando al di sotto dell’acqua del lago”, ha continuato.

L'esplosione ha causato 3 morti, 5 feriti e 4 dispersi. Altre 3 persone sono rimaste illese. Le vittime sono state identificate: si tratta di Pavel Petronel Tanase, 45 anni, di origine rumena e residente a Settimo Torinese (To), Mario Pisano, 73 anni, nativo di Taranto e residente a San Marzano di San Giuseppe (Taranto), e Vincenzo Franchina, 36 anni, di Sinagra, nel Messinese. Pisani, peraltro, era titolare della Engineering automation srl, ed era il datore di lavoro delle altre due viittime.

Le ricerche dei quattro dispersi sono ancora in corso: per questo sono impegnati 100 vigili del fuoco, di cui 61 arrivate dalle Regioni vicine come rinforzo.

“Non stiamo lavorando con molte speranze di trovare vivi i dispersi, lo scenario che abbiamo davanti non ci dà questa idea”, ha detto ancora Cari, per poi avvertire che “la situazione è molto difficile, l’acqua sta salendo, stiamo lavorando al di sotto del livello del lago quindi con l’acqua che entra. Dobbiamo lavorare in sicurezza”. “Siamo già a 40 centimetri al piano -8 dove stavamo lavorando con le squadre di ricerca”, ha continuato, “questa è una situazione molto difficile e di rischio e pericolo per i nostri operatori”.

“C’è acqua, quindi ci si muove a fatica. In acqua visibilità zero. È una situazione difficile, ma questo è un momento di studio della situazione insieme ai tecnici dell’Enel. Dobbiamo capire da dove sta entrando l’acqua e cosa può accadere”, ha detto ancora Cari, precisando che all'ottavo piano “ci sono almeno 50 cm di acqua. Fino a questa notte era una zona asciutta nella quale potevamo rimuovere le macerie. In questo momento non è più possibile fare questo tipo di operazione. Stiamo rimodulando l’intervento. È un intervento che va studiato perché molto, molto complesso”.

In una nota, Enel Green Power “esprime ancora profondo cordoglio e vicinanza a tutte le vittime e alle loro famiglie. L’azienda continuerà a dare ogni forma di collaborazione alle autorità preposte per accertare i fatti“. “L’amministratore delegato di Enel Green Power, Salvatore Bernabei, si è recato immediatamente sul luogo per coordinare di persona le attività aziendali in raccordo con le autorità competenti”, precisa la nota.

“Nella centrale erano in corso lavori di efficientamento che Enel Green Power aveva contrattualizzato con tre aziende primarie, Siemens, ABB e Voith“, continua. “Da quanto ricostruito, il collaudo del primo gruppo di generazione era già terminato nei giorni scorsi e, al momento in cui è avvenuto l’incidente, era in corso il collaudo del secondo gruppo”, aggiunge.

“Enel Green Power sarà vicina in ogni modo ai feriti e alle famiglie delle vittime. L’azienda ringrazia le Autorità competenti che stanno lavorando incessantemente alle operazioni di soccorso e a cui sta prestando il massimo supporto”, conclude la nota.

“Speriamo che queste ricerche che stanno andando avanti in condizioni difficilissime possano riuscire a trovare qualcuno ancora salvo”. Così, ai microfoni del programma di Rai3 "Agorà", il Ministro dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto Fratin. L'indagine, ha precisato, “potrà essere” incentrata anche sulla manutenzione, “era a fine manutenzione e a fine efficientamento, si tratta di capire qual è il motivo di questa esplosione”.

“È un incidente di dimensioni enormi, anche imprevedibile. Si trattava di un collaudo di un impianto rinnovato, efficientato fatto da imprese a livello internazionale altamente specializzate. Era alla parte finale, i lavori erano finiti ed era la consegna dei lavori fatti e conclusi. Bisognerà capire quali sono le cause con le indagini”, ha continuato. “Le valutazioni le faremo nelle prossime ore, in questo momento nell’immediatezza l’emergenza è fermare la crescita dell’acqua e cercare di salvare qualcuno dei quattro”, ha proseguito.

“Non è prevedibile quanto tempo” la centrale sarà disattivata, “perché non si sa qual è l’entità dei danni” che dovrebbero essere “certamente enormi”, ha poi detto il Ministro, a margine della presentazione della Planet week, la Settimana che precede il G7 dei Ministri dell'Ambiente, a Torino. Secondo Pichetto, non ci sono problemi in merito alla fornitura di elettricità: “Difficoltà nell’immediato Terna non le ha segnalate, quindi valutiamo nella giornata di oggi e domani”.

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