Firmato protocollo d'intesa Wai-Amsi-Uniti per Unire-Comai

Aodi-Palumbo: “Si rafforza il nostro protocollo, con l’evento teatrale in programma il 10 maggio e l’inclusione degli studenti stranieri, unendo cultura, sanità e cooperazione”.

(Prima Pagina News)
Venerdì 02 Maggio 2025
Roma - 02 mag 2025 (Prima Pagina News)

Aodi-Palumbo: “Si rafforza il nostro protocollo, con l’evento teatrale in programma il 10 maggio e l’inclusione degli studenti stranieri, unendo cultura, sanità e cooperazione”.

Un importante Protocollo di intesa è stato siglato tra due grandi protagonisti del mondo associativo e interculturale: il Prof. Foad Aodi, fondatore del Movimento Internazionale “Uniti per Unire” e dell’Associazione Medici di Origine Straniera in Italia (AMSI), nonché Presidente Onorario in carica e fondatore della Co-mai (Comunità del Mondo Arabo in Italia) e Aisc_News (Agenzia Mondiale Britannica Informazione Senza Confini) e Carlo Palumbo, Vice Segretario Generale di Welcome Association Italy (WAI), organizzazione impegnata da anni nell’inclusione degli studenti internazionali e nella promozione culturale.

 

L’accordo, firmato a Roma l’8 aprile 2025, rappresenta una svolta concreta per la promozione dell’integrazione interculturale, il sostegno agli studenti stranieri in Italia, la diffusione della cultura e della salute globale, in un momento storico che richiede visioni comuni e azioni sinergiche tra le realtà civiche e istituzionali.

 

Un doppio incarico per rafforzare l’alleanza

Il protocollo ha sancito due importanti nomine strategiche:

                 Il Prof. Foad Aodi è stato nominato da Welcome Association Italy Rappresentante per la Cooperazione e il Dialogo Multiculturale, riconoscendo così il suo impegno decennale nella promozione dei diritti alla salute, all’istruzione e all’informazione, nonché il suo ruolo come medico, giornalista internazionale, esperto in salute globale, direttore dell’AISC, membro del Registro Esperti FNOMCeO, quattro volte consigliere OMCeO Roma e docente universitario a Tor Vergata.

                 Contemporaneamente, il Movimento Uniti per Unire ha affidato a Carlo Palumbo la guida del Dipartimento Unione Studenti Internazionale, confermandolo nel ruolo di Vice Coordinatore Organizzativo del movimento stesso. Una nomina che valorizza la sua esperienza nella costruzione di reti associative e nella cooperazione con università, ambasciate, agenzie e istituzioni diplomatiche.

 

Carlo Palumbo: “Costruire ponti con la cultura e i diritti”

“Siamo orgogliosi di sostenere l’evento ‘Fiorenza… le mani piene di fiori’ non come fatto isolato, ma come primo frutto concreto del nuovo protocollo firmato.Questo progetto, che intreccia arte, memoria e accoglienza, incarna i valori che portiamo avanti ogni giorno: inclusione, cultura, partecipazione attiva e sensibilizzazione.Larte è uno strumento potente di rinascita e unione, e in questo momento storico rappresenta una leva fondamentale per la promozione dei diritti e della coesione sociale.Il contributo del Prof. Aodi, che ringrazio per la sua instancabile dedizione, è un riferimento imprescindibile per tutte le realtà associative e culturali coinvolte.Ringraziamo anche la compagnia teatrale e tutte le realtà che stanno sostenendo questo nuovo percorso di cooperazione interculturale.

 

Prof. Foad Aodi: “Un’alleanza per riempire un vuoto strategico”

“Siamo contenti e fieri di questa collaborazione congiunta, grazie al protocollo con WAI e con Carlo Palumbo, e alla cooperazione con Giovanni Leonardi.È unintesa che colma un vuoto importante per la difesa e i servizi da offrire agli studenti stranieri, in particolare quelli provenienti da Africa, Paesi Arabi, Grecia ed Europa.Negli ultimi anni, infatti, si è registrato un calo del 60% degli arrivi rispetto agli anni 70-90.Con questo protocollo mettiamo in agenda ricerche, statistiche, analisi e proposte concrete, attraverso il Dipartimento Unione Studenti Universale, coordinato con Palumbo.Vogliamo riportare gli studenti stranieri in Italia, senza lasciarli scegliere solo altri paesi europei per motivi economici o burocratici.Questo protocollo è già operativo: lo spettacolo del 10 maggio è il primo evento di una collaborazione culturale congiunta, che coinvolge anche lAgenzia Informazione Senza Confini, di cui Carlo Palumbo è parte del direttivo, insieme a numerosi direttori di agenzie internazionali.”

 

Un primo evento culturale di spessore che si annuncia un grande successo: “Fiorenza… le mani piene di fiori” – 10 Maggio 2025, ore 16:30

L’evento si terrà presso il Teatro Comete Off, in via Luca della Robbia 47 a Roma.Una performance di musica e teatro a cura di Ettore Caterino e Valeria Petri, con ingresso gratuito, sostenuta da Chicchi dArte, Welcome Association Italy, Uniti per Unire, AMSI, UMEM, CO-MAI, USEM, Aisc_News e Unione Internazionale Arabi 48.

Parteciperà all’evento anche Giovanni Leonardi, Agente Generale dell’Agenzia Generali Italia – Roma Parioli Liegi, testimoniando il valore della cooperazione tra il mondo imprenditoriale e quello culturale e sociale.

 

Cultura, inclusione, salute: una visione condivisa

Il protocollo prevede un’agenda di azioni concrete nei prossimi mesi:

                 iniziative accademiche

                 ricerca e analisi sui flussi e sulle difficoltà degli studenti stranieri

                 proposte normative

                 progetti culturali

                 campagne di comunicazione internazionale

L’obiettivo è rilanciare l’Italia come destinazione accogliente per studenti, operatori culturali e sanitari internazionali, promuovendo una nuova cultura del dialogo, della cura e della conoscenza condivisa.

 

I TEMI FORTI DEL PROTOCOLLO DI INTESA

WAI-AMSI/UNITI PER UNIRE CON CO-MAI E AISC NEWSUnagenda comune per unItalia più accogliente

Tra i temi affrontati durante l’incontro, alla base del protocollo di intesa, sono state poste le basi per:

                 Programmi di tutoraggio e orientamento per studenti internazionali, in particolare nel settore medico, culturale e linguistico;

                 Iniziative congiunte su diritti, cittadinanza attiva e leadership femminile internazionale;

                 Attività di scambio con i Paesi di origine attraverso università, ospedali e istituti culturali;

                 Forum e tavole rotonde sul multiculturalismo e il ruolo dei giovani migranti.

 

Focus - Studenti stranieri: un crollo preoccupante del 60% rispetto al 2000

Un momento centrale dell’incontro è stato dedicato alla presentazione di un’indagine congiunta condotta da AMSI e dal Movimento Uniti per Unire, che evidenzia una significativa perdita di attrattività dell’Italia come destinazione formativa.

Dal 2000 al 2024, il numero di studenti stranieri iscritti nelle università italiane è diminuito del 60%, passando da oltre 70.000 a meno di 30.000 unità.

Un dato che comporta una perdita netta in termini economici, culturali e strategici per l’intero sistema Paese.

 

Perché gli studenti scelgono altri Paesi?

L’indagine individua cinque fattori principali:

         1        Burocrazia eccessiva

         2        Barriere linguistiche

         3        Offerta formativa non competitiva

         4        Scarso sostegno economico

         5        Carenza di servizi integrati per l’accoglienza

 

Le alternative preferite dagli studenti internazionali

                 Germania

                 Regno Unito e Stati Uniti

                 Canada e Australia

                 Francia e Paesi nordici

 

L’Italia può ancora invertire la rotta

Serve un’azione strutturale su:

                 Corsi in lingua inglese

                 Servizi amministrativi accessibili

                 Borse di studio e housing

                 Integrazione accademica e culturale

                 Immagine internazionale dell’Italia

 

Un patto per il futuro delle nuove generazioni

Questa sinergia tra Welcome Association Italy e il Movimento Uniti per Unire insieme ad AMSI rappresenta un modello virtuoso di cooperazione capace di generare impatto concreto sulle vite degli studenti stranieri e sul tessuto multiculturale italiano.

Perché dietro ogni studente internazionale c’è un ponte tra mondi, un futuro professionista, un cittadino globale.E lItalia, se saprà cogliere questa sfida, potrà tornare protagonista nel panorama educativo internazionale.


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