Giacomo Tuoto testimonial del Duomo di Cosenza, da dove passò anche Federico II

La grande attualità di Federico II, e la ricostruzione storica del suo passaggio dalla Cattedrale di Cosenza 800 anni fa, è solo uno dei capitoli più avvolgenti dell’ultimo libro di don Giacomo Tuoto presentato in Calabria dall’ex Presidente della Fondazione Carical Mario Bozzo.

di Pino Nano
Venerdì 27 Maggio 2022
Cosenza - 27 mag 2022 (Prima Pagina News)

La grande attualità di Federico II, e la ricostruzione storica del suo passaggio dalla Cattedrale di Cosenza 800 anni fa, è solo uno dei capitoli più avvolgenti dell’ultimo libro di don Giacomo Tuoto presentato in Calabria dall’ex Presidente della Fondazione Carical Mario Bozzo.

Giacomo Tuoto, con questo suo libro così intenso e così avvolgente da sembrare quasi un romanzo, restituisce per intero alla “sua” Chiesa il valore e il grande carisma storico che la Cattedrale ha sempre avuto. Per don Giacomo la Cattedrale è prima di tutto la “sua casa”, perché di questa “sua casa” Giacomo conosce ogni angolo, ogni dettaglio, ogni frammento, ogni piastrella, ogni segreto, e lo scrivo nel senso più letterale della parola avendo avuto io il privilegio di conoscere Giacomo Tuoto ai tempi in cui era amatissimo parroco della Cattedrale. Il tempo, la passione e la tenacia con cui Giacomo Tuoto ha difeso ricostruito e riportato allo splendore la sua Chiesa è una delle testimonianze di fede più palpabili che un sacerdote possa lasciare oggi come eredità spirituale alla città di Cosenza e al suo popolo. Una Cattedrale che conserva le più preziose espressioni dell’artigianato locale, gli intagli degli scanni della cappella del Santissimo, la porta ed i mobili di sagrestia, come anche i tesori più belli, la stauroteca, le statue d’avorio di scuola michelangiolesca, ostensori e paramenti preziosi, oggi conservati nel Museo Diocesano. La Cattedrale di Cosenza, in sintesi, -spiega Giacomo Tuoto- è il riferimento ideale della storia cittadina; è la più evidente testimonianza del Cristianesimo, vissuto nei secoli dal popolo bruzio con le sue diverse sensibilità spirituali e culturali, espresse nei diversi rifacimenti dello stesso impianto architettonico”.

La Cattedrale di Cosenza”, dunque, 127 pagine, Pellegrini Editore, è l’ultimo libro che Giacomo Tuoto – affascinante intellettuale della Chiesa di Francesco, storico sacerdote del Duomo di Cosenza, e grandissimo conoscitore della storia della città e del popolo cosentino- ha voluto dedicare a quella che per anni è stata la sua vera casa naturale. Della Cattedrale di Cosenza don Giacomo Tuoto (a sinistra nella foto accanto al Prof. Mario Bozzo) è oggi il vero unico “testimone vivente”, ma anche storico, saggista, archeologo, letterato, filosofo, chi più ne ha più ne metta.

La Cattedrale di Cosenza, parliamo di uno dei tesori più autentici della storia calabrese, Patrimonio Testimone dell’UNESCO dal 5 maggio 2012, il monumento architettonico più importante della Città, la cui storia ha segnato gran parte della stessa storia cittadina. “La Cattedrale di Cosenza è il monumento civico per eccellenza, dove sono raccolte importanti testimonianze storiche del popolo cosentino e dove -sottolinea Giacomo Tuoto nella prefazione al libro- è custodita la memoria di uomini e di donne illustri della storia cittadina. Oltre a diversi vescovi, in essa hanno trovato sepoltura persone importanti come Enrico VII Hohenstaufen, figlio di Federico II di Svevia, parti del corpo della Regina Isabella d’Aragona, Luigi III d’Angiò, Bernardino Telesio, Lucrezia della Valle ed i patrioti risorgimentali cosentini con i fratelli Bandiera.

Magistrale la prefazione che Mario Bozzo fa al volume di Tuoto, e in cui l’ex Presidente della Fondazione Carical riscopre per intero il carisma del grande professore di filosofia e del grande intellettuale quale lui è sempre stato. “La Cattedrale di Cosenza -scrive Mario Bozzo- è uno dei monumenti architettonici più importanti della Calabria e del Mezzogiorno. Le vicende storiche, che ha vissuto nel corso dei secoli, hanno lasciato segni ben visibili nella sua struttura ed anche nei “tesori” che essa custodisce, nelle cappelle, nel transetto, nell’abside, nelle navate laterali ed anche nella sagrestia. Costruita, probabilmente, sui resti di una vecchia chiesa, distrutta dal terremoto del 1184, dopo la iniziale ricostruzione promossa dall’arcivescovo Luca Campano, ha conosciuto diversi interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria, ciascuno dei quali è stato influenzato dalle tendenze culturali ed estetiche dominanti o comunque prevalenti”.

Per il prof. Mario Bozzo “Bene ha fatto don Giacomo Tuoto, che della Cattedrale è stato Rettore per molti anni, a riscrivere e a riproporre la guida della “sua” Cattedrale. Uno strumento prezioso che consente al visitatore di conoscere, in maniera più approfondita, la storia e il valore della Cattedrale”. Di solito, infatti, i visitatori si limitano ad uno sguardo di insieme, registrano qualche impressione immediata, alcune volte avvertono anche emozioni forti, che però sono destinate a perdersi nel tempo o a restare come pallidi ricordi di una delle tante cose viste.

Ma non solo questo. Per l’ex Presidente della Fondazione Carical la guida di don Giacomo Tuoto è importante anche per i cosentini, non solo per i “turisti della domenica”, perché solo se conoscono in maniera approfondita il loro patrimonio “riescono a considerarlo un bene comune e, come tale, meritevole di cura e di attenzione. Il che, se da una parte genera il motivato orgoglio di una appartenenza ragguardevole, dall’altra costituisce un primo passo verso la valorizzazione dell’eredità trasmessaci dalle generazioni passate”.

Sono queste, dunque, le ragioni che hanno motivato le scelte della Fondazione Carical che ha sostenuto le diverse ristampe della guida di don Giacomo. Quest’ultima poi cade poi in un momento particolare, rappresentato dalla consacrazione del Duomo avvenuta 800 anni fa alla presenza dell’imperatore Federico II. “Occasione questa -aggiunge Mario Bozzo- che chiama tutti, anche sul fronte laico, a riflettere sulla storia di Cosenza e della Calabria, sui momenti esaltanti che hanno conosciuto, sulle ragioni del loro graduale declino e, soprattutto, sulle loro enormi potenzialità che attendono di essere valorizzate attraverso un serio impegno comune condiviso e solidale. Se questo sapremo fare, porremo, tutti insieme, le condizioni per una fondata prospettiva di vita migliore”.

Tema attualissimo questo di Giacomo Tuoto,  se si pensa che di tutto questo, soprattutto del passaggio di Federico II dalla Cattedrale di Cosenza, si parlerà lunedì prossimo 30 maggio al Senato della Repubblica, in Sala Zuccari, per via della cerimonia ufficiale di consegna Premio Internazionale Federico II voluto dal Centro Studi Federico II e diretto da Giuseppe Di Franco. La manifestazione vedrà protagonisti l’ex Presidente del Senato Maurizio Gasparri, il Prof. Rosario Coluccia, Accademico della Crusca; il Prof. Hubert Houben, Ordinario di Storia Medievale UniSalento e Accademico dei Lincei; S.E. il Cardinale Fernando Filoni, Gran Maestro dell’Ordine equestre del Santo Sepolcro, il Presidente della Commissione Cultura del Senato, Senatore Riccardo Nencini, lo scrittore e giornalista parlamentare Mario Nanni, e il Prof. Pietro Luigi Matta, Componente del comitato scientifico del Centro Studi Federico II e Professore presso l’Università degli Studi di Palermo. Un evento di respiro internazionale, in qualche modo -anche se solo idealmente- legato anche al saggio dell’illustre sacerdote cosentino.

 


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