Il Senato americano approva il primo step a favore del finanziamento militare diretto per Taiwan
Ieri una commissione del Senato ha compiuto il primo passo verso la fornitura diretta da parte degli Stati Uniti di miliardi di dollari di aiuti militari a Taiwan e verso l'ufficializzazione dei legami, aumentando il sostegno a seguito dell'impennata delle tensioni con Pechino.
di Francesco Tortora
Giovedì 15 Settembre 2022
Dal nostro corrispondente a Bangkok - 15 set 2022 (Prima Pagina News)
Ieri una commissione del Senato ha compiuto il primo passo verso la fornitura diretta da parte degli Stati Uniti di miliardi di dollari di aiuti militari a Taiwan e verso l'ufficializzazione dei legami, aumentando il sostegno a seguito dell'impennata delle tensioni con Pechino.

Una mossa che certamente non piacerà a Pechino e che altrettanto certamente continuerà a rinfocolare le tensioni in atto circa la “questione” Taiwan, che la Cina Continentale ritiene essere parte del proprio territorio, mentre a Taiwan si proclama la propria indipendenza. 

Ieri una commissione del Senato ha compiuto il primo passo verso la fornitura diretta da parte degli Stati Uniti di miliardi di dollari di aiuti militari a Taiwan e verso l'ufficializzazione dei legami, aumentando il sostegno a seguito dell'impennata delle tensioni con Pechino. 

Gli Stati Uniti hanno venduto armi a Taiwan da decenni ma la nuova legislazione si spingerà oltre, fornendo assistenza alla sicurezza statunitense per 4,5 miliardi di dollari in quattro anni, un passo che sicuramente farà infuriare Pechino. La legge prevede inoltre sanzioni per la Cina nel caso in cui questa ricorra all'uso della forza per tentare di impadronirsi dell'isola. Ieri una commissione del Senato ha compiuto il primo passo verso la fornitura diretta da parte degli Stati Uniti di miliardi di dollari di aiuti militari a Taiwan e verso l'ufficializzazione dei legami, aumentando il sostegno a seguito dell'impennata delle tensioni con Pechino. 

Gli Stati Uniti hanno venduto armi a Taiwan per decenni, ma la nuova legislazione si spingerà oltre, fornendo assistenza alla sicurezza statunitense per 4,5 miliardi di dollari in quattro anni, un passo che sicuramente farà infuriare Pechino. La legge prevede inoltre sanzioni per la Cina nel caso in cui questa ricorra all'uso della forza per tentare di impadronirsi dell'isola. 

Con il sostegno di entrambi i partiti, la Commissione per le Relazioni Estere del Senato ha approvato il Taiwan Policy Act, presentato come il più ampio aggiornamento delle relazioni da quando gli Stati Uniti hanno cambiato il riconoscimento da Taipei a Pechino nel 1979. 

I legislatori hanno approvato l'atto in un momento in cui le preoccupazioni per Taiwan sono aumentate dopo l'invasione dell'Ucraina da parte della Russia e dopo la visita a Taipei della Presidente della Camera Nancy Pelosi, che ha spinto la Cina a organizzare grandi esercitazioni militari, viste come una prova di invasione. 

Il disegno di legge deve ancora passare al vaglio del Senato e della Camera. La Casa Bianca non ha detto se il Presidente Joe Biden firmerà il disegno di legge, anche se il forte sostegno di cui gode potrebbe significare che il Congresso potrebbe scavalcare un eventuale veto. 

In base alla legge, gli Stati Uniti non riconosceranno comunque Taiwan. 

La Cina considera l'isola - dove i nazionalisti sconfitti del continente sono fuggiti nel 1949 - una provincia in attesa di riunificazione e si oppone fermamente a qualsiasi legittimazione internazionale di Taipei, che si è trasformata in una vibrante democrazia e in una grande potenza economica. 

La nuova legge, tuttavia, eliminerebbe molti dei passaggi e delle parole in codice che sono stati adottati per non irritare la Cina implicando un chiaro riconoscimento formale. 


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