Inflazione, Bce: "Prospettive incerte per dazi, difesa e clima"

"Le tensioni commerciali potrebbero determinare maggiore volatilità e avversione al rischio nei mercati finanziari, gravando sulla domanda interna e riducendo quindi l’inflazione".

(Prima Pagina News)
Giovedì 25 Settembre 2025
Roma - 25 set 2025 (Prima Pagina News)

"Le tensioni commerciali potrebbero determinare maggiore volatilità e avversione al rischio nei mercati finanziari, gravando sulla domanda interna e riducendo quindi l’inflazione".

“Le prospettive di inflazione restano più incerte del consueto, per effetto dello scenario tuttora variabile delle politiche commerciali a livello mondiale.

Un rafforzamento dell’euro potrebbe ridurre l’inflazione oltre le attese. Inoltre, l’inflazione potrebbe risultare inferiore qualora un incremento dei dazi inducesse una minore domanda di esportazioni dell’area dell’euro e un ulteriore aumento delle esportazioni verso l’area da parte di paesi con eccesso di capacità produttiva”. 

E' quanto sottolinea la Banca Centrale Europea (Bce), nel Bollettino Economico odierno.

“Le tensioni commerciali potrebbero determinare maggiore volatilità e avversione al rischio nei mercati finanziari, gravando sulla domanda interna e riducendo quindi l’inflazione – continua la Banca -. Per contro, l’inflazione potrebbe risultare superiore se la frammentazione delle catene di approvvigionamento mondiali spingesse al rialzo i prezzi all’importazione e accrescesse i vincoli di capacità nell’economia interna.

Anche un incremento della spesa per difesa e infrastrutture potrebbe far aumentare l’inflazione nel medio termine. I fenomeni meteorologici estremi e, più in generale, il dispiegarsi della crisi climatica potrebbero far salire i prezzi dei beni alimentari oltre le aspettative”.


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