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Secondo una clausola della proposta americana, "il ritiro israeliano completo, senza eccezioni, compreso dal perimetro avverrà solo in base alla capacità del nuovo governo di Gaza di garantire la sicurezza". Hamas: "E' una trappola".
Secondo una clausola della proposta americana, "il ritiro israeliano completo, senza eccezioni, compreso dal perimetro avverrà solo in base alla capacità del nuovo governo di Gaza di garantire la sicurezza". Hamas: "E' una trappola".
Israele accetta ufficialmente la proposta avanzata dal Presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, sul cessate il fuoco nella Striscia di Gaza.
"Israele desidera porre fine alla guerra a Gaza sulla base della proposta del presidente Trump e in conformità ai principi stabiliti dal gabinetto di sicurezza", ha detto il ministro degli Esteri israeliano, Gideon Sa'ar.
Secondo quanto riporta Channel 12, citando una fonte ben informata sui dettagli, la proposta americana include anche una clausola sul ritiro dell'esercito israeliano dalla Striscia: "Il ritiro israeliano completo, senza eccezioni, compreso dal perimetro" della Striscia di Gaza "avverrà solo in base alla capacità del nuovo governo di Gaza di garantire la sicurezza".
Su questo punto, Tel Aviv ha esternato la sua "soddisfazione", dato che non si prevede un ritiro incondizionato dalla Striscia. Per Hamas, invece, si tratta di "una trappola", perché così Israele avrebbe diritto di veto sui tempi del ritiro dell'esercito e sulla formazione del nuovo governo a Gaza dopo la guerra.
Le Idf ordinano "l'evacuazione a tutti i residenti e alle persone presenti nella città di Gaza e in tutte le sue aree, dalla città Vecchia e dal quartiere Tuffah a est fino al mare a ovest". A scriverlo, su X, è il portavoce delle Forze di Difesa israeliane, aggiungendo che "l'esercito è determinato a sconfiggere Hamas e opererà nella città di Gaza con grande determinazione".
"Per la vostra sicurezza, evacuate immediatamente utilizzando la strada Al-Rashid verso la zona umanitaria di Al-Mawasi. Rimanere nell'area è estremamente pericoloso".
Per la prima volta, le Idf hanno emesso un ordine di evacuazione totale per Gaza City, dove, secondo l'esercito, ci sarebbero ancora circa 900mila persone, anche se a migliaia (all'incirca 100 mila) se ne sono andati via dalla città e dalle zone circostanti nei giorni scorsi. L'ordine di evacuare è arrivato anche con messaggi sui cellulari e lanci di volantini. Per l'esercito, Hamas terrebbe prigionieri a Gaza ancora 8-10 ostaggi.
Nell'annuncio di evacuazione, le Idf hanno anche fornito un numero di telefono "per segnalare i posti di blocco istituiti da Hamas o i suoi tentativi di impedire l'evacuazione".
Stando all'agenzia di Protezione Civile della Striscia, citata dal Times of Israel, nelle ultime 72 ore le Idf hanno distrutto cinque grattacieli. Quegli edifici, la gran parte dei quali era costituita da 10-15 piani, ospitavano circa 4.100 persone in 209 appartamenti. Negli attacchi sono andate distrutte anche 350 tende vicine, che ospitavano circa 3.500 persone.
Il totale degli edifici attaccati è inferiore rispetto a quanto indicato dal primo ministro israeliano Benyamin Netanyahu e del ministro della Difesa Israel Katz, secondo cui negli ultimi giorni sarebbero andati distrutti decine di grattacieli.
Secondo le Idf, quei grattacieli venivano utilizzati da Hamas per operazioni contro le truppe, compresa la sorveglianza. L'esercito di Tel Aviv ha aggiunto che i residenti erano stati avvisati prima degli attacchi.
Un soldato di riserva di 31 anni si è ucciso in casa sua a Rehovot, a sud di Tel Aviv, proprio nel giorno del suo matrimonio. E' quanto riportano i media israeliani. Sul posto si sono recati i sanitari del servizio Magen David Adom, che hanno potuto soltanto accertare la morte dell'uomo. Sette giorni fa, un militare della Brigata Golani è stato trovato senza vita nel nord di Israele. Dall'inizio di quest'anno, sono venti i soldati delle Idf che si sono suicidati.