“Aspettiamo i risultati dell’autopsia, deve venir fuori la verità, cos’ha fatto martedì o il pezzo di giornata di martedì che le è rimasto, anziché fare quel che ha detto, andare alla Tim e venire a casa mia fra le 9:30 e e le 10”. E' la testimonianza di Claudio Stirpin, l'amico 82enne di Liliana Resinovich, scomparsa il 14 dicembre scorso a Trieste, raccolta dal programma di Rai2 "Ore 14", condotto da Milo Infante.
L'uomo è stato intercettato dall'inviata Barbara Di Palma mentre era in diretta dal Parco dell'ex Ospedale Psichiatrico di Trieste, dove è stato trovato un cadavere che potrebbe appartenere alla 63enne, ex dipendente della Regione Friuli Venezia Giulia. Stirpin stava per lasciare una rosa sul luogo in cui il cadavere è stato trovato.
"C’è una saracinesca chiusa che si deve riaprire quando verrà fuori la verità che io spero prestissimo. Dalle 8.22 di martedì è rimasto tutto chiuso, muto, e non potevo non preoccuparmi, doveva venire e non è arrivata, un perché ci doveva essere, non c’era neanche un messaggio, una risposta né niente", ha continuato l'uomo, rispondendo alle domande dell'inviata.
Ad una domanda di Milo Infante sul rapporto tra la donna e suo marito Sebastiano Visintin, Stirpin ha replicato: “Non me ne parlava, non so, probabilmente voleva lasciarlo, probabilmente sì, ma lei non è qui per confermare o smentire, per cui non serve, purtroppo”.
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