Nicola Leone, all’Unical siamo tra i primi in Computer Science
QS World University Ranking by Subject 2023, l’Università della Calabria è la sola new entry d’Italia in Informatica, insieme alla Bocconi di Milano. Orgoglio e vanto di una regione ai margini ancora del mondo che più conta.
di Pino Nano
Mercoledì 22 Marzo 2023
Cosenza - 22 mar 2023 (Prima Pagina News)
QS World University Ranking by Subject 2023, l’Università della Calabria è la sola new entry d’Italia in Informatica, insieme alla Bocconi di Milano. Orgoglio e vanto di una regione ai margini ancora del mondo che più conta.

Finalmente una notizia importante per la Calabria e per i calabresi. Nella prestigiosa classifica internazionale “QS World University Ranking by Subject 2023” l’Università della Calabria entra per la prima volta per “Computer science” – unica new entry del Paese insieme alla Bocconi di Milano - e riconferma la sua presenza anche in Fisica, in cui era entrata lo scorso anno. Cosa vuol dire? Che anche in un Campus universitario come questo calabrese di Arcavacata si può diventare primi nel mondo in informatica. E questa è la seconda notizia bella e importante sul Campus calabrese di queste ultime settimane, che proprio il mese scorso, grazie all’intuizione del Rettore Nicola Leone da una parte e di un grande chirurgo calabrese dall’altra, il prof. Bruno Nardo, ha tenuto a battesimo la prima facoltà di “Medicina e Chirurgia digitale” in Italia e da dove nei prossimi cinque anni usciranno i primi veri “giocolieri” della chirurgia robotica.

La notizia di oggi  è la ulteriore conferma della qualità scientifica e dell’alto livello raggiunto nel settore della didattica e della ricerca in Computer Science anche su queste colline.

Lo spiega meglio il Rettore dell’Ateneo Nicola Leone: “L’Unical rappresenta ormai un punto di riferimento nazionale e internazionale in questo campo - basti pensare, solo per fare un esempio, ai grandi progetti di ricerca fondazionale finanziati dal ministero dell’Università e della Ricerca sul PNRR (call “Partenariati estesi”). Nell’area Computer Science sono stati finanziati due soli progetti nazionali relativi agli attualissimi temi dell’Intelligenza artificiale e della Cybersecurity. Bene, l’Unical è uno dei 10 centri di ricerca nazionali (spoke) del progetto di Intelligenza artificiale, con un ruolo primario di organizzazione e coordinamento delle attività di ricerca in Intelligenza artificiale del Paese “.

Non solo questo. “L’Unical – dice ancora Nicola Leone- è uno dei 10 centri nazionali anche su Cybersecurity. Oltre ai mega atenei di Bologna e Roma Sapienza, l’Unical è la sola, col Politecnico di Torino, ad avere tale responsabilità di coordinamento in entrambi i progetti nazionali su Computer Science, a conferma del primato che in tale ambito le viene ormai ampiamente riconosciuto nella comunità scientifica”.

Un Ateneo dunque in crescita perenne, che si riconferma Università di prestigio anche per la didattica, dove i laureati Unical in Informatica e in Ingegneria Informatica risultano tra i più richiesti d’Italia. Gli ultimi dati Almalaurea sull’occupazione- precisa una nota ufficiale del Rettorato- indicano che il 100% dei laureati Unical in Computer Science lavora dopo appena due mesi dalla conclusione del corso di studi, con un salario superiore alla media nazionale (1.750 euro ad un anno dalla laurea), dato ancora più significativo se si considera che la gran parte dei laureati trova occupazione in Calabria, dove i salari i sono generalmente più bassi che nel resto del Paese.

Per Nicola Leone “È un caso virtuoso, una “success story” in cui la qualità della didattica e della ricerca accademica hanno avuto un impatto fortemente positivo sul territorio, favorendone lo sviluppo. La presenza di dipartimenti di eccellenza nella ricerca in Informatica e Ingegneria informatica, unitamente alla disponibilità di laureati altamente qualificati in queste discipline ha favorito in maniera decisiva lo sviluppo del settore ICT in Calabria, portando l’area di Cosenza ai primi posti nazionali come numero di aziende operanti nel settore”.

“Intorno alla nostra Università- conclude Nicola Leone- sono nate numerose imprese spin-off che oggi costituiscono un polo ICT fiorente e di crescente impatto, ed il territorio è divenuto attrattivo anche per l’insediamento di industrie di rilevanza internazionale, come Ntt Data, Accenture e Atos Italia, che proprio tra qualche settimana aprirà la sua prima sede a Cosenza. Ed auspichiamo che anche nel campo della Fisica, dove entro un anno sarà completata e si avvierà STAR, una grande Infrastruttura di ricerca di rilevanza strategica nazionale, si possano creare impatti territoriali positivi in futuro”. Come dire? Il futuro qui è già di casa.

Ma cosa analizza la classifica in questione?

Il ranking appena pubblicato – spiegano gli esperti- focalizza la sua analisi su 54 discipline, suddivise in 5 macroaree: Life Sciences & Medicine, Natural Sciences, Arts & Humanities, Social Sciences & Management, Engineering and Technology. Lo studio, elaborato da QS, il network internazionale dedicato alla formazione e alle professioni, viene costruito sulla base di cinque parametri: la reputazione accademica basata sull’opinione di migliaia di professori, la qualità dei laureati, le citazioni per paper, l’H-Index, che quantifica la prolificità e l'impatto delle pubblicazioni scientifiche e l’International Research Index, che misura l’abilità degli atenei di diversificare geograficamente il loro network internazionale nella ricerca. Le istituzioni oggetto di analisi a livello mondiale sono state 1594, con oltre 16 milioni di articoli e quasi 118 milioni di citazioni.

Quanto basta per crederci. 


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