Pino Insegno: una storia di successo.
Le voci si rincorrono, lui smentisce, ma più i giorni passano e più diventa credibile l’ipotesi di un ritorno in RAI, magari come prossimo conduttore di Sanremo al posto di Amadeus.
(Prima Pagina News)
Martedì 11 Aprile 2023
Roma - 11 apr 2023 (Prima Pagina News)
Le voci si rincorrono, lui smentisce, ma più i giorni passano e più diventa credibile l’ipotesi di un ritorno in RAI, magari come prossimo conduttore di Sanremo al posto di Amadeus.

Le voci si rincorrono, lui smentisce, ma più i giorni passano e più diventa credibile l’ipotesi che il prossimo conduttore di Sanremo possa essere  proprio lui, al posto di Amadeus. Se non per l’edizione del 2024, certamente per quella successiva.

Parliamo di Pino Insegno, un attore e un grande protagonista del mondo dello spettacolo italiano che non ha a nulla da invidiare ad Amadeus, storico conduttore ormai del Festival.

Amico personale e di vecchia data del premier Giorgia Meloni, Pino Insegno si preparerebbe dunque a tornare in Rai, ma per la RAI sarebbe un colpo grosso perché tornerebbe a casa un numero uno dello spettacolo e dell’intrattenimento TV del Paese.

Classe 1959, attore, doppiatore, comico, conduttore radiofonico, conduttore televisivo e direttore di doppiaggio italiano, Pino Insegno è senza dubbio uno dei grandi protagonisti della storia della RAI, e certamente anche della storia del teatro italiano. Cordiale, affabile, compagnone, eclettico ed estroverso, geniale e visionario, rimane uno straordinario attore di formazione teatrale, campo nel quale è attivo sin dal 1981, ha raggiunto il successo in qualità di comico, specie insieme al gruppo della Premiata Ditta; si è poi affermato anche come doppiatore, prestando la voce tra gli altri a Will Ferrell, Viggo Mortensen, Liev Schreiber, Michael Shannon, Jamie Foxx e Sacha Baron Cohen. 

Nel 2004 e 2005 è tra i presentatori della seconda e della terza edizione di O' Scià, il festival musicale di Lampedusa organizzato da Claudio Baglioni

“Torno in Rai perché sono bravo, non perché raccomandato da Giorgia. Non sono una velina”.

 Pino Insegno confessa apertamente, ma questo è il suo carattere, che il PD e la sinistra al governo lo hanno fortemente penalizzato in passato. “Secondo voi perché sono sparito dalla tv, perché non sono bravo? Vai a vedere chi ha preso le mie trasmissioni, non faccio nomi perché non voglio querele, ma queste sono le indagini che un giornalista serio dovrebbe fare”.

Indimenticabili comunque alcuni dei suoi programmi più belli, se non altro per la carica coinvolgente del suo modo di condurre e di intrattenere , programmi come Lo  Zecchino d'Oro, Domenica in, Mercante in fiera, Reazione a catena, L'intesa vincente, e Striscia la notizia. Di tutto, di più.

Alle spalle il personaggio ha una carriera di tutto rispetto, e sempre al top del gradimento nazionale. Debutta insieme alla Premiata Ditta in Rai nella metà degli anni ottanta partecipando alle trasmissioni Pronto, chi gioca? e Pronto, è la Rai? che saranno il trampolino di lancio del quartetto comico verso la popolarità. Successivamente partecipa a numerose trasmissioni Rai, Jeans 2 e Chi tiriamo in ballo, mentre nei primi anni novanta Pino Insegno diventa protagonista di programmi di grande ascolto popolare come E saranno famosi e Ricomincio da due entrambi in onda su Rai 2. Poi arrivano “I cervelloni” condotto da Paolo Bonolis su Rai 1, e Vita da cani in onda su Rai 2.

Nel 1996 il quartetto approda in Mediaset e partecipa a Buona Domenica e Campioni di ballo su Canale 5, con Amadeus e Lorella Cuccarini, ma la vera popolarità arriva in prima serata su Canale 5 dapprima con la sitcom Finché c'è ditta c'è speranza e poi con le trasmissioni Premiata TeledittaTelematti Oblivious da loro condotte.

Nel 2000 conduce lo Zecchino d'Oro. Nel gennaio 2004  torna in Rai, stavolta senza la Premiata Ditta, per condurre in prima serata su Rai 2 Compagni di squola. Successivamente farà parte del cast della sit-com Lo zio d'America, insieme a Christian De Sica, trasmessa in prima serata su Rai 1 per quattro puntate nella primavera 2005.

Nello stesso anno conduce diverse puntate del tg satirico Striscia la notizia . Nell'autunno 2005 torna in Mediaset per ripresentare lo spettacolo comico Premiata Teleditta nuovamente assieme alla Premiata Ditta. Nel 2006, conduce invece il gioco a premi Mercante in fiera su Italia 1, e nel 2008 è protagonista della miniserie Vita da paparazzo trasmessa su Canale 5 in prima serata.

Eternamente carico di passione civile e straordinario comunicatore di grandi emozioni e di bon ton, Pino torna in Rai nel 2010, per condurre la puntata pilota dello show Insegnami a sognare, mentre in estate gli chiedono di condurre il game show Reazione a catena - L'intesa vincente, in onda su Rai 1, succedendo a Pupo.

Il 31 dicembre 2010, conduce insieme a Mara Venier, L'anno che verrà, sempre in prima serata su Rai1, e nel 2011 presenta la prima puntata dello show televisivo Me lo dicono tutti!, in onda in prima serata su Rai 1, mentre in estate conduce nuovamente Reazione a catena.

Dopo il successo della puntata pilota, a settembre dello stesso anno ha condotto la prima edizione di Me lo dicono tutti!, che però non ha riscontrato il successo sperato dall'emittente. Dal 5 ottobre 2014 al 17 maggio 2015 conduce insieme a Paola Perego Domenica In, su Rai 1. Dopo 5 anni dall'ultima conduzione, dal 17 novembre 2020 conduce in seconda serata su Rai 2, Voice Anatomy.

Noi facciamo il tifo per lui, ma con la consapevolezza che abbiamo a che fare con un attore e uno showman di altissimo livello professionale. Il resto ci interessa molto poco, ma la RAI farebbe comunque bene a riportarlo in prima serata per la gioia e la serenità di milioni di italiani che con lui si sono sempre molto divertiti. Per favore, almeno una volta nella vita, la sinistra lascia lavorare in pace chi sa farlo e chi lo fa con grandissima dignità da tantissimi anni.


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