Rai, Marina Nalesso al TG1 con il crocefisso al collo, Giorgia Meloni, “Io sto con Marina”. Anche noi!

Noi stiamo con Marina Nalesso, perché è prima di tutto una professionista molto apprezzata

di Maurizio Pizzuto
Venerdì 17 Agosto 2018
Roma - 17 ago 2018 (Prima Pagina News)

Noi stiamo con Marina Nalesso, perché è prima di tutto una professionista molto apprezzata

In difesa della brava giornalista del Tg1 Marina Nalesso scende in campo anche Giorgia Meloni che sul suo profilo FB non concede nessuna mediazione ai detrattori della giornalista accusata di aver condotto il TG1 di queste ultime ore indossando al collo una catena con la croce.

“Dopo due anni- scrive Giorgio Meloni- la giornalista del tg1 Marina Nalesso viene nuovamente contestata per aver indossato il crocifisso durante un'edizione. In una Nazione dove il servizio pubblico è stato perennemente influenzato dalla politica, è singolare che faccia scandalo una professionista con addosso il simbolo della propria fede.

Io sto con Marina!”: In sua difesa scende in campo anche l'ex deputato Daniele Capezzone, il quale dopo aver premesso di essere notoriamente liberale e laico, non sospettabile di derive clericali di alcun tipo, sottolinea che trova allucinante che a “sinistra se la prendano perché la (brava) giornalista Marina #Nalesso indossa il #crocifisso. Solo un talebano (laico) può offendersi".

Ma era già stata tempo fa la stessa giornalista, in un'intervista rilasciata lo scorso giugno a Cristiani Today, a spiegare cosa significa per lei indossare il crocifisso: “Ci hanno inculcato in maniera strisciante che la fede vada vissuta privatamente. Ma questo è un controsenso, se una persona ha fede, è ciò che è in tutto ciò che fa, in ogni gesto, ogni piccola attenzione, ogni sorriso.

Non può essere nascosta, nei gesti come nei simboli”. In quella stessa intervista la brava giornalista del Tg1 aggiungeva di essere felice “perché io, umilmente, sono stata semplicemente lo strumento e l'occasione per parlare di Lui”.

Il riferimento era a Gesù: “Questo per me – aggiungeva la conduttrice- è il più grande simbolo d'amore e segno d'amore che esista al mondo, il simbolo di colui che ha dato la sua vita per la nostra salvezza. Quando una persona dà la vita per salvare un'altra vita, noi giornalisti lo innalziamo come eroe e santo.

Ma non capiamo che c'è stata una persona che ha dato la sua vita per la nostra salvezza. Sono felice perché in tutto il mondo si è parlato di nuovo di Gesù Cristo, del suo sacrificio, del senso che ha portare questo simbolo. Sono state molte le persone che mi hanno scritto dicendo che ho dato loro coraggio”.

E alla domanda se in redazione avesse trovato solidarietà agli attacchi subiti dall’esterno, Marina Alesso rispondeva in questa maniera: “I miei colleghi di lavoro sono divisi. Qualcuno mi ha espresso solidarietà, alcuni si sono avvicinati, però devo dire che c'è stato molto silenzio. Probabilmente molte persone non condividono, ma in fondo ognuno è fatto in modo diverso.

Ma dirò la verità, io sono serena a prescindere, con o senza attacchi, con o senza solidarietà. Sto bene, non ho mai avuto alcun tipo di freno e ripensamento o riflessione. Non mi pongo assolutamente il problema”.

Noi stiamo con Marina Nalesso, perché è prima di tutto una professionista molto apprezzata. Ma stiamo con lei perché è anche l’immagine pulita e fiera di una donna libera e matura, soprattutto una donna coraggiosa di manifestare le sue idee senza reticenza alcuna. Guai se fosse il contrario.

La Rai e il TG1 dovrebbero essere fieri di averla al proprio servizio. Anche noi stiamo dalla sua parte!


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