Rai Way, Anzaldi (Iv): "Impensabile svendita in campagna elettorale, governo dica a Viale Mazzini di fermarsi"
"Siamo di fronte ad un caso gravissimo di depauperamento di un patrimonio pubblico".
(Prima Pagina News)
Martedì 09 Agosto 2022
Roma - 09 ago 2022 (Prima Pagina News)
"Siamo di fronte ad un caso gravissimo di depauperamento di un patrimonio pubblico".
"Nonostante ci sia una risoluzione approvata dalla commissione di Vigilanza, che impone alla Rai di non toccare Rai Way fino a quando non sarà approvato il nuovo Contratto di servizio, indiscrezioni giornalistiche pubblicate da Repubblica dicono che la dirigenza dell'azienda stia andando avanti come nulla fosse sulla svendita di Rai Way e addirittura con la fusione con Ei Towers, l'azienda delle torri Mediaset oggi detenuta a maggioranza da F2i ma di cui il gruppo Berlusconi è ancora socio al 40 per cento”.

Così, in un intervento pubblicato su "Milano Finanza", il Segretario della Commissione Vigilanza Rai e deputato di Italia Viva, Michele Anzaldi.

“E' evidente - scrive ancora Anzaldi - che non si può pensare di prendere una decisione così impattante su un bene pubblico, come la perdita della maggioranza pubblica delle azioni di Rai Way, in piena campagna elettorale e alla vigilia del voto. È opportuno che il governo dica alla Rai di fermarsi".

"Siamo di fronte ad un caso gravissimo di depauperamento di un patrimonio pubblico, addirittura a fari spenti in pieno agosto e mentre è in corso la campagna elettorale. Davvero questa Rai intende, a pochi giorni dal voto, svendere il patrimonio delle torri in un'operazione opaca e di dubbio beneficio, finalizzata esclusivamente a fare cassa come scrivono giornalisti solitamente bene informati come Aldo Fontanarosa e Sara Bennewitz? Sull'attuale gestione Fuortes c’è stata una durissima presa di posizione di tutti i sindacati in maniera unitaria (Slc Cgil, Fistel Cisl, Uilcom Uil, Fnc Ugl, Snater Libersind), che in una nota hanno scritto: ‘Fuortes sbaglia tutto: tempi, modi e parole’”, continua.

In Commissione, prosegue Anzaldi, il Ministro dello Sviluppo Economico, Giancarlo Giorgetti, ha garantito che “il governo non intende in alcun modo consentire all'azienda di fare cassa svendendo il patrimonio pubblico. Ma allora - prosegue Ansaldi - perché la Rai va avanti? Possibile che nessuno a palazzo Chigi abbia valutato opportuno sentire le sigle sindacali su quanto sta accadendo a viale Mazzini? Che senso ha dire che si vende un bene aziendale per finanziare il nuovo piano industriale se questo piano ad oggi ancora non esiste? E come può la Rai stabilire il Piano industriale prima che sia approvato definitivamente il nuovo Contratto di servizio, che la vincolerà per il quinquennio 2023-2028 e che ancora deve ricevere il via libera della commissione di Vigilanza?".

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