Regeni, medico legale: "Ha subito diverse torture, anche bastonate e bruciature"

Il tossicologo: "La sua morte è stimata tra le 22 del 31 gennaio e le 22 del 2 febbraio del 2016".

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Mercoledì 24 Aprile 2024
Roma - 24 apr 2024 (Prima Pagina News)

Il tossicologo: "La sua morte è stimata tra le 22 del 31 gennaio e le 22 del 2 febbraio del 2016".

Giulio Regeni è stato torturato, anche con calci, pugni, bastonate ai piedi, bruciature e l'ammanettamento di caviglie e polsi. A dirlo è stato il medico legale e consulente della Procura di Roma, Vittorio Finceschi, nel corso dell'audizione per il processo contro quattro 007 egiziani.

Fineschi aveva eseguito l'autopsia sul corpo di Giulio, trovato senza vita il 3 febbraio del 2016, lungo la strada tra Il Cairo e Alessandria. Sul suo corpo, ha detto, "abbiamo riscontrato quasi tutte le torture messe in atto in Egitto e descritte nella letteratura scientifica egiziana: pugni, calci, uso di mazze, bruciature".

In più, l'Egitto, "negli anni ha pubblicato due lavori scientifici sulla tortura: uno su 140 casi torture su persone, non uccise, prima arrestate e poi torturate nelle stazioni di polizia o carcere con pugni, calci, mazze, trascinamento del corpo, bruciature, ammanettamento di polsi e caviglie e l'utilizzo di un pettine chiodato. Un secondo studio su 367 casi di torture avvenuti nel 2009-2010 in Egitto in cui vengono riportate moltissime modalità di tortura, riscontrate anche sul corpo di Giulio Regeni come le bastonate sui piedi fino alla frattura di tutte le ossa", ha continuato il medico legale.

L'autopsia eseguita in Egitto, ha detto ancora Finceschi, è stata "al di sotto dello standard minimo. Gli egiziani hanno attribuito la morte a un ematoma che ha compresso il cervello così tanto da portarlo alla morte. Causa non compatibile con quello che abbiamo riscontrato noi. In Egitto sono stati compiuti approfondimenti incompleti e poco approfonditi".

La morte di Regeni è "stimata tra le 22 del 31 gennaio e le 22 del 2 febbraio del 2016", ha detto in aula il tossicologo Marcello Chiarotti, consulente della Procura e coautore dell'autopsia sul corpo di Regeni, in cui ha prelevato le cellule dell'umor vitreo dagli occhi, per valutare il livello di potassio nella fase post mortem.

"Il nostro lavoro ha portato ad una stima della morte a 124 ore prima del prelievo quindi risalirebbe al periodo compreso tra le 22 del 31 gennaio e le 22 del 2 febbraio. Tutti gli accertamenti tossicologici hanno dato esito negativo sia sull'uso da parte di Giulio di droghe e farmaci sia sulla somministrazione di sostanze tossiche e velenose", ha proseguito il tossicologo.

Fuori dalla cittadella giudiziaria, alcuni studenti del Liceo Lucrezio Caro di Roma hanno letto dei passi del libro "Giulio fa cose", scritto dai genitori di Regeni, Paola e Claudio. "Ringraziamo immensamente questi ragazzi, hanno scelto dei passaggi del libro non a caso, con il cuore. Si riconoscono in Giulio", hanno detto.


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