Scurati a Fabio Fazio: "Mi hanno trascinato in una lotta nel fango perché criticavo chi governa"

"Non deve succedere che un capo di governo attacchi con frasi denigratorie un cittadino che è anche uno scrittore e dovrebbe poter esprimere il suo punto di vista".

(Prima Pagina News)
Lunedì 29 Aprile 2024
Roma - 29 apr 2024 (Prima Pagina News)

"Non deve succedere che un capo di governo attacchi con frasi denigratorie un cittadino che è anche uno scrittore e dovrebbe poter esprimere il suo punto di vista".

Un intervento con applausi a scena aperta, quello di Antonio Scurati a "Che tempo che fa", il programma condotto da Fabio Fazio sul Nove. Durante il suo intervento, Scurati si è augurato ''di tornare ad essere un professore, un padre''.

Alla domanda di Fazio su come sia nata la polemica in merito al suo monologo per il 25 Aprile, lo scrittore ha risposto: ''Sono stato chiamato da un programma della tv che pensavo fosse di tutti, in prossimità del 25 aprile perchè ho scritto almeno cinque libri che hanno affrontato quel periodo, mi sono sentito in dovere di ricordare l'anniversario e dicevo le mie idee e muovevo le critiche a chi ci governa e per questo sono stato trascinato per i capelli in una lotta nel fango''.

Come ha saputo dell'annullamento? ''Mi stavo facendo la barba ero pronto, è arrivata la telefonata della conduttrice che non conoscevo, era affranta e ha detto 'la sua partecipazione è stata annullata'. Non ho risposto a chi mi chiamava, ho cercato di non replicare anche se ero dispiaciuto.

La cosa più grave è che ad un certo punto della giornata il capo del governo dicendo che, non sa bene come sono andate le cose, e questo mi pare un buon motivo per tacere direbbe mio padre, usa delle parole sgradevoli, mi descrive come un avido. Non deve succedere che un capo di governo attacchi con frasi denigratorie un cittadino che è anche uno scrittore e dovrebbe poter esprimere il suo punto di vista''. Si tratta, ha aggiunto Scurati, di situazioni nelle quali ''c'è enfasi anche nei tuoi sostenitori''.

"Mi dispiace di essere trascinato in una polemica così volgare e così bassa'', ha proseguito Scurati, rispondendo ad una domanda di Fazio sulle parole del Presidente del Senato, Ignazio La Russa. ''La seconda carica dello stato è lo Stato, non può buttarsi contro un singolo individuo. Immaginate Mattarella che si sveglia e dice 'Fazio è un conduttore pessimo'''.

''Lui è l'unico che non lo ha detto'', ha replicato Fazio. ''E' come dire che un medico fa soldi con la malattia - ha continuato Scurati -, io non faccio soldi con Mussolini ma con il talento, con il lavoro. Non ho fatto nulla di originale con il mio monologo, sono idee e valori che mi sembravano ovvi e scontati". 

Quindi, Fazio ha chiesto se tornerà più spesso il prossimo anno, , ''ti paghiamo il biglietto e prometto un contratto di una sola pagina''. ''Suscitare paure -ha risposto Scurati - è molto più facile di suscitare speranze e questo devono fare i politici che guardano al futuro alla politica dell'odio si può contrapporre solo una politica della speranza''.

Cos'ha imparato dalla vicenda? ''Se vuoi viver tranquillo in questo momento in questo paese non devi criticare il governo, credevo di sapere avendo studiato e raccontato gli anni bui del fascismo, ho capito un pochino sulla mia pelle che la democrazia è sempre lotta per la democrazia e ci viviamo oggi grazie alla lotta dei nostri nonni e delle nostre nonne. La democrazia non è un albero ad alto fusto ma è come la vite, la devi curare ogni giorno e solo alla fine ti da il magnifico vino della democrazia''.


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