Sei sicuro di voler sbloccare questo articolo?
L'Istituto di ricerca ha analizzato il rapporto tra scelta di voto e stato d'animo. Impauriti quelli che parteggiano per l'opposizione; ottimisti gli elettori del centrodestra.
L'Istituto di ricerca ha analizzato il rapporto tra scelta di voto e stato d'animo. Impauriti quelli che parteggiano per l'opposizione; ottimisti gli elettori del centrodestra.
L’esito delle elezioni europee è stato ampiamente dibattuto ed è tempo quindi di tracciare una linea e vedere qual è il saldo percepito dai cittadini. Secondo l'ultimo Radar SWG "ad essere soddisfatta dei risultati elettorali è una minoranza degli italiani, il 38%, quota leggermente più alta (+3%) rispetto a quanto era emerso subito dopo le europee precedenti, nel 2019. Si mostrano decisamente più appagati gli elettori del centrodestra, quelli di Fratelli d’Italia in testa, discretamente anche i Dem, mentre i sostenitori del Movimento 5 Stelle sono i più delusi. In effetti, i due risvolti del voto più condivisi riguardano il rafforzamento della leadership di Giorgia Meloni e il duro colpo a Giuseppe Conte come guida del Movimento 5 Stelle. Molti leggono nei risultati però anche l’affermazione di Forza Italia alla prima prova senza il Cavaliere, un consolidamento del Governo e un’affermazione di Elly Schlein, sia come leader del PD che delle opposizioni in generale".
Per quanto riguarda poi le motivazioni delle scelte di voto, emerge l'indicazione che le preferenze espresse a favore di "Fratelli d’Italia e M5S sono state trascinate soprattutto dal proprio leader, mentre gli elettori del centrosinistra hanno deciso più in base alle proposte programmatiche. Lega, AVS e PD sono invece le forze con le liste dei candidati più attrattive. A tal proposito - sottolinea SWG - si rileva che oltre 1 votante su 4 non conosceva nessuno dei nomi presenti nella lista del partito votato e un ulteriore 12% ne conosceva soltanto uno".
Se il focus viene spostato all’analisi degli orientamenti di voto degli astenuti, SWG rileva che al primo posto "delle liste più penalizzate dall’alto tasso di astensionismo figura il M5S (1 astenuto su 5 lo avrebbe votato se si fosse recato alle urne), seguito da Fratelli d’Italia, che quindi dispone di un ulteriore margine di crescita". Un altro studio di SWG illustra poi come hanno votato gli elettori a seconda degli atteggiamenti che hanno verso determinate questioni, dei temi che sono per loro più rilevanti o semplicemente dei diversi stati d’animo.
"Ad esempio tra chi considera la sanità una delle priorità del Paese il PD figura come primo partito, il che riflette il forte accento che i Dem hanno posto su questo tema durante la campagna. Il partito di Schlein è al primo posto anche per gli elettori più sensibili al tema ambientale, i quali hanno scelto più della media anche il Movimento 5 Stelle e AVS. Tra chi è particolarmente preoccupato per la crisi del potere d’acquisto, invece, primeggia nettamente Fratelli d’Italia. Sulla prospettiva europea ci sono principalmente due spinte, seppure all’interno di ciascuna ci sono poi sfumature diverse. I cittadini che auspicano un’Ue più unita e integrata hanno scelto soprattutto il PD e oltre la media anche Forza Italia e AVS. Al contrario, tra chi auspica meno Europa e più Italia la prima scelta è stata Fratelli d’Italia e più di altri hanno premiato anche Lega e M5S".
Molto interessante anche l'analisi, eseguita dall'Istituto di ricerca triestino, del rapporto tra scelta di voto e stato d’animo. "Gli arrabbiati e gli impauriti - si legge nel Radar SWG - tendono a scegliere più le forze di opposizione, mentre i fiduciosi si posizionano maggiormente nel centrodestra, in primis su Fratelli d’Italia, a dimostrare come la politica abbia la facoltà di incidere sul clima nella società, ma anche viceversa". (Sondaggio eseguito con il metodo CAWI, tra il 10 e il 12 giugno 2024, valori espressi in %, su un campione rappresentativo nazionale di 1200 soggetti maggiorenni).