Strasburgo: firmata dichiarazione su rapporti Ue-Kazakhstan

Ieri evento dedicato alle prospettive di cooperazione tra Parlamento Europeo e Astana.

(Prima Pagina News)
Venerdì 19 Aprile 2024
Roma - 19 apr 2024 (Prima Pagina News)

Ieri evento dedicato alle prospettive di cooperazione tra Parlamento Europeo e Astana.

Mercoledì 17 aprile, a Strasburgo, in occasione del ventennale della firma dell'Accordo di Cooperazione tra l'Assemblea parlamentare del Consiglio d'Europa (PACE) e il Parlamento della Repubblica del Kazakhstan, 21 membri del CdE, tra cui gli italiani Maria Cristina Caretta, Elisabetta Gardini, Lucrezia Mantovani e il sammarinese Marco Nicolino, hanno firmato una dichiarazione sul progresso delle relazioni.

A seguire, giovedì 18, presso il Consiglio d'Europa ha avuto luogo un evento dedicato alle prospettive di cooperazione tra l'Assemblea parlamentare e il Kazakhstan. Alla riunione, moderata dal console generale del Kazakhstan, signora Anel Bakytbekkyzy, hanno partecipato il vice presidente del Senato kazako, Olga Perepechina, il capo delegazione dell'Ungheria presso l'Assemblea parlamentare, Zsolt Németh, il capo delegazione della Finlandia sempre presso PACE, Kimmo Kiljunen, la direttrice dell'ufficio per la sicurezza e l'integrità del Consiglio d'Europa,  Hanne Juncher, il capo della Divisione del crimine economico e della cooperazione, Mustafa Ferati, il presidente di Vision & Global Trends, Tiberio Graziani.

Gli oratori, tenendo conto in particolare delle recenti riforme introdotte negli ultimi 5 anni dalla presidenza Tokayev, hanno concordato sulla progressiva convergenza dei principi base tra le istituzioni del Kazakhstan e il Consiglio d'Europa. Particolare riferimento è stato fatto sulle nuove leggi kazake in materia del rispetto dei diritti umani, dei principi democratici e della cooperazione internazionale, il passaggio storico da un sistema "super presidenziale" ad una repubblica presidenziale con un forte parlamento e l'incoraggiamento al multipartitismo.

Oltre i temi sopra esposti è stata anche discussa la questione della logistica e delle infrastrutture che migliorerebbero concretamente i rapporti tra la regione centroasiatica e l'Europa.

Un accenno degno di nota è stato fatto riguardo al Corridoio di mezzo che, partendo dal Kazakhstan, raggiungerebbe l'Europa passando per l'Azerbaijan, la Turchia e la Georgia. Il Corridoio di mezzo renderebbe il Kazakhstan un vero e proprio hub a livello transcontinentale. Va considerato che Astana, negli ultimi 10 anni ha investito almeno 24 miliardi di euro nel settore infrastrutturale e che per l' incremento delle linee di trasporto saranno investiti altri 16 miliardi nei prossimi 6 anni.


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