Arte, Foligno (Pg): a Palazzo Trinci la mostra "Piermarini a Milano"

In esposizione fino al 2 novembre 100 disegni dell'architetto.

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Venerdì 20 Giugno 2025
Perugia - 20 giu 2025 (Prima Pagina News)

In esposizione fino al 2 novembre 100 disegni dell'architetto.

In mostra fino al 2 novembre, a Palazzo Trinci, a Foligno, quasi 100 disegni dell’architetto Giuseppe Piermarini, che provengono dal fondo conservato alla biblioteca comunale Dante Alighieri. Dai primi studi a Roma, fino alle grandi opere in Lombardia, con attenzione particolare per Milano e Palazzo Reale.

Il Comune di Foligno e la Fondazione Cassa di Risparmio di Foligno, insieme al Comune di Milano e al Palazzo Reale, omaggiano il folignate Giuseppe Piermarini, uno dei maggiori architetti italiani del XVIII secolo, la cui impronta neoclassicista si può ancora oggi ammirare negli edifici di più grande rilevanza di Milano e della Lombardia.

La mostra racconta l’evoluzione del grande architetto, dai primi studi romani fino alle grandi opere lombarde, con particolare attenzione a Milano e a Palazzo Reale.

Nel corso della presentazione della mostra – presente, tra gli altri, la presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Foligno, Monica Sassi – è l’intervenuta l’assessore alla cultura, Alessandra Leoni, sottolineando l’importanza della “valorizzazione di una figura centrale per la città come quella di Giuseppe Piermarini”

La fortuna di Giuseppe Piermarini in Lombardia

Dopo i primi studi in scienze matematiche che lo portarono da Foligno a Roma, Giuseppe Piermarini preferì dedicarsi all’architettura formandosi sotto diversi maestri, fra i quali spicca il nome di Luigi Vanvitelli (1700-1773), a quel tempo impegnato nella costruzione della Reggia di Caserta per conto del re Carlo di Borbone.

I due architetti vennero chiamati a Milano dall’arciduca Ferdinando d’Asburgo-Lorena (1754-1806), allora governatore di Milano, per dedicarsi alla ristrutturazione del Palazzo Ducale oggi noto come Palazzo Reale. Se i progetti di Vanvitelli vennero ritenuti troppo costosi e non accolti, Milano si rivelò una straordinaria occasione per il suo allievo Piermarini il quale assunse l’incarico e poté dimostrare il suo grande talento.

Nominato nel 1770 “Imperial Regio Architetto” e Ispettore delle Fabbriche per tutta la Lombardia, rimase in carica fino all’arrivo delle truppe francesi nel 1796. In quei circa trenta anni di lavoro, Piermarini si dedicò al rinnovamento urbanistico di Milano e della Lombardia, e contribuì a formare un’intera generazione di architetti come professore all’Accademia di Belle Arti di Brera. Fra i suoi progetti di maggiore spicco si ricordano a Milano la ristrutturazione di Palazzo Reale, la costruzione di Palazzo Belgioioso e soprattutto del Teatro alla Scala, e in Lombardia la realizzazione della Villa Reale di Monza, dell’Accademia di Mantova e la modernizzazione dell’Università di Pavia.

Il percorso espositivo

Attraverso una selezione di disegni del corpus grafico folignate e di plastici architettonici delle opere di Giuseppe Piermarini, uno dei maggiori esponenti del Neoclassicismo italiano, la mostra illustra la nascita di un nuovo linguaggio architettonico in grado di influenzare il gusto di un’intera epoca. Il percorso espositivo si articola in due sezioni che richiamano momenti salienti della vita e dell’opera dell’artista.

La sezione Gli anni della formazione, illustra l’apprendistato romano di Piermarini presso Paolo Posi e Carlo Murena e il soggiorno a Napoli presso Luigi Vanvitelli, l’architetto che fu il suo principale mentore e lo introdurrà nel capoluogo lombardo. La seconda sezione, Piermarini in Lombardia, è dedicata alla sua attività di Regio Imperial Architetto della casa d’Asburgo, e si articola in due approfondimenti critici dal titolo: “Piermarini e il metodo”; “Piermarini ornatista”.

Ripercorrendo i luoghi più significativi dell’opera piermariniana in Lombardia, la sezione intende riflettere sullo sviluppo della sensibilità artistica dell’architetto e sull’evoluzione del suo percorso professionale, fondato sulle inclinazioni scientifiche e gli studi classici.

Milano costituisce un elemento fondamentale all’interno della mostra, essendo stata questa città lo scenario per eccellenza dell’architettura piermariniana. Qui Piermarini trova la sua fama nella progettazione del Palazzo Reale e dei palazzi dell’aristocrazia locale, come Palazzo Belgioioso e Palazzo Bigli, dove, partendo dagli insegnamenti e dagli esempi del Vanvitelli, riesce a elaborare un suo linguaggio originale. Grazie ai disegni esposti, il pubblico potrà ammirare non solo Palazzo Reale nel suo assetto originario e i progetti per la Reggia di Monza, ambienti che un tempo accoglievano i sovrani asburgici, ma anche i numerosi progetti nel territorio lombardo.

Particolare rilievo è stato riservato al Teatro alla Scala, con i plastici realizzati da Orazio Greco sotto la guida del prof. Paolo Portoghesi, recentemente scomparso.

All’interno della sezione trovano spazio due approfondimenti tematici che aiutano a comprendere le principali fasi della vita professionale dell’architetto folignate, ma anche il metodo e le logiche compositive utilizzate per ideare e realizzare ogni singola componente delle opere costruite. Nel primo, Piermarini e il metodo, si ricostruisce il metodo progettuale utilizzato dal Piermarini, una modalità di ragionare per grandezze geometriche che attraversa ogni scala del progetto, dalla grande composizione urbana al dimensionamento di una cornice. L’uso pratico della divisione in parti, presente nella tradizione manualistica, in particolare da Scamozzi in poi, viene utilizzato per armonizzare ogni elemento della composizione, dalle dimensioni dei vani da decorare alle specchiature dipinte sui soffitti.

Nel secondo Piermarini ornatista, si pone in evidenza quel raffinato formulario decorativo d’impronta neoclassica che, elaborato dal Piermarini in sodalizio con Giocondo Albertolli, avrà un enorme influsso sugli allievi dell’Accademia di Brera.

Nell’opera piermariniana la decorazione è subordinata a un’idea direttiva generale: architettura, decorazione plastica e pittorica obbediscono a una visione unitaria.

Visite guidate

Il Comune di Foligno, in collaborazione con Associazione Guide turistiche dell'Umbria, organizza - mensilmente - visite guidate gratuite in città, alla scoperta dei luoghi del Piermarini e della mostra a Palazzo Trinci. Informazioni e prenotazioni: tel.0742 354459 – 354165.


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