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80 anni meravigliosamente ben portati, per Franco Calabrò, storico segretario delle Commissione di Esame dei Giornalisti Italiani, maestro di intere generazioni di colleghi che hanno sognato e poi fatto il mestiere del cronista, è un giorno quasi solenne. “Mi sento ancora un ragazzo- dice il vecchio cronista- e spero di avere davanti ancora un futuro da realizzare”.
80 anni meravigliosamente ben portati, per Franco Calabrò, storico segretario delle Commissione di Esame dei Giornalisti Italiani, maestro di intere generazioni di colleghi che hanno sognato e poi fatto il mestiere del cronista, è un giorno quasi solenne. “Mi sento ancora un ragazzo- dice il vecchio cronista- e spero di avere davanti ancora un futuro da realizzare”.
Giornalistitalia, il giornale diretto da Carlo Parisi lo raccontava così il giorno dell’uscita del suo libro dedicato al giornalismo italiano: “In 50 anni di “mestieraccio” Franco Calabrò ha incontrato grandi personaggi: politici e manager, mafiosi e capibastone, vittime e carnefici, legati alla cronaca e diventati, in un modo o nell’altro personaggi. Che la penna di Calabrò ci riporta all’attenzione, con vividezza e meticolosità e la pignoleria del vecchio cronista che consumava le scarpe. Un libro gradevole, lo specchio
di dieci lustri della nostra storia recente, che farà piacere
ripercorrere e riscoprire”.
Per Franco Calabrò “Il mestiere più bello del mondo, quello del giornalista, alla fine è un “mestieraccio”, anche se poi non lo si cambierebbe per tutto l’oro del mondo”.
Franco Calabrò, giornalista di lungo corso con l’esperienza di 50 anni da cronista di strada, spulciando dai suoi preziosi e riservatissimi taccuini traccia un affresco quanto mai suggestivo e affascinante del mestiere. Dagli scoop al lavoro di desk, dagli incontri agli scontri con persone, personaggi e luoghi che hanno lasciato il segno.
Ne esce fuori “Il mestieraccio” (Media&Books editore, pagine 224, euro 16, anche in e-book su Google Play e Amazon Kindle), un racconto palpitante e senza dubbio coinvolgente su com’è cambiato il lavoro di giornalista e quanto sia difficile, oggi più di ieri, fare questa professione che richiede ancora passione, dedizione e tanti sacrifici.
È una galleria di giovani giornalisti che hanno saputo conquistare le vette della professione, con posizioni di alto prestigio, ma è anche la storia di tantissimi altri che, nel corso degli anni, hanno continuato con convinzione e determinazione, senza clamori o scoop, a fare onestamente e degnamente il mestiere di comunicare ai lettori, gli unici loro veri padroni.
Franco Calabrò, nato a Rieti, ma vissuto per tanti anni a Reggio Calabria, prima di stabilirsi definitivamente a Roma, è un giornalista professionista, iscritto all’Ordine dal 1967. Ha iniziato alla Tribuna del Mezzogiorno, finendo la carriera alla Gazzetta del Sud. Ha lavorato al Corriere Mercantile, Il Giornale di Calabria, Oggisud, Agenzia Ansa, e ha collaborato con Il Giorno e i settimanali Oggi e Panorama e con le rubriche tv Linea diretta e Telefono Giallo.
Insomma, un vero cronista di razza che oggi a 80 anni non ha nessuna intenzione di tracciare un bilancio della sua vita “E’ ancora presto forse, devo fare altre cose ancora, magari ci rivediamo tra dieci anni, non credi?”. Auguri grande Franco.