La Via Crucis di Toronto, il trionfo della pietà popolare oltre oceano
Come ogni Venerdì Santo anche oggi a Toronto si ripete il rito sacro della Via Crucis, la famosissima processione di College Street che ogni porta per le strade della capitale dell'Ontario almeno 200 mila fedeli. Una processione che è tutta italiana.
di Pino Nano
Venerdì 29 Marzo 2024
Roma - 29 mar 2024 (Prima Pagina News)
Come ogni Venerdì Santo anche oggi a Toronto si ripete il rito sacro della Via Crucis, la famosissima processione di College Street che ogni porta per le strade della capitale dell'Ontario almeno 200 mila fedeli. Una processione che è tutta italiana.

La Pasqua di Toronto è la “Pasqua del Venerdì Santo” che ogni anno si celebra nel quartiere italiano di College Street, è il quartiere dove i nostri primi emigrati si stabilirono dopo essere arrivati in Ontario. College Street è il quartiere italiano dove ancora si sente parlare per le strade il dialetto calabrese e più di quanto non si immagini.

La processione del Venerdì Santo, che è la nostra Via Crucis, viene organizzata dalla Chiesa di San Francesco d’Assisi, e attraversa ogni anno tutte le vie adiacenti College Street.

Dietro questa imponente manifestazione che ogni anno conta non meno di 200 mila italiani presenti alla sfilata, si muove un comitato organizzativo imponente e che si preoccupa dei minimi dettagli dell’organizzazione della Via Crucis. Cosa che un tempo, finché lui è rimasto in vita, faceva un illustre italiano dell’Ontario, il famosissimo cavaliere Giuseppe Simonetta, uno dei tanti figli illustri della Calabria emigrata in Canada

Non essendoci più lui, quest’anno del Comitato fanno parte: Padre Massimo Buttigieg, Joe Martino, John Coletti, Rita Moretti, Betta Rutigliano, Anna Simonetta-Bicci, che è la figlia di Giuseppe Simonetta, e Maurizio Bicci.

Questi invece sono i Clubs che partecipano alla sfilata: Confraternita Maria SS. Della Grazie, Madonna Della Pietra, Vallelonga madonna di Monserrato, Mammola Club, Club Simbario, San Giorgio Morgeto, San Nicola da Crissa, e infine i Knights of Columbus, i Cavalieri della Guardia d’Onore, i Carabinieri, la Polizia Stradale e i Bersaglieri. Ma ci sono anche tre diverse bande musicali: la Italian Band (Meridione), Oakville (Filarmonica Lira Bom Jesus), e la Portuguese Band Banda Lira (Brampton).

“Ogni anno contiamo sul servizio d’ordine della Toronto Police, ma non potremmo fare a meno di tutti loro – dice Anna Simonetta al Corriere Canadese – per il resto ci auguriamo che non faccia troppo freddo in modo che anche le persone più anziane che lo desiderano possano partecipare. La processione -diceva mio padre-ci fa vivere meglio lo spirito della Pasqua”.

La storia di questa processione così bella, così suggestiva e così importante per il mondo dell’emigrazione italiana in Nord America parte dal 1961:” Allora a Toronto – ci racconta il giornalista Nicola Pirone direttore di KalabriaTV.it- la Settimana Santa viene vissuta con momenti di preghiera dalla comunità cattolica italiana. I fedeli si radunano nella chiesa di Sant’Agnese su Grace street nel cuore della Little Italy, dove già da qualche anno era attivo un gruppo di Azione cattolica a maggioranza sannicolese. Ne facevano parte: Rosario Iori, Toto Martino, Nicola Iori, Michele Sgrò, Michele Galati e Nicola Pirone, ex priore della confraternita del Santissimo Crocifisso di San Nicola, oltre a Vito Telesa che della chiesa era il factotum. Nel 1961, Vito Telesa trovò in uno scantinato la statua della Pietà e informò il parroco del tempo, un certo Padre Cristoforo di Fiore, di origine napoletana della scoperta, per poi condividerla con il gruppo di azione cattolica. Da lì nacque l’idea di riproporre la processione del Venerdì Santo a Toronto, cosa che puntualmente avvenne l’anno seguente, in forma ridotta per poi crescere negli anni”.

Nicola Pirone, che della processione è stato parte integrante e viva per lunghi anni, ci ricorda anche come “La storia del Venerdì Santo a Toronto è raccontata in diverse pubblicazioni e persino in tesi di laurea oltreoceano. L’apertura ad altre associazioni con l’impegno del cavalier Giuseppe Simonetta, che dopo il trasloco dei riti nella vicina chiesa di San Francesco d’Assisi è stato chiamato a coordinare le celebrazioni, porterà il Venerdì Santo a crescere nelle partecipazioni, con il Governo Canadese che continua a riconoscerla come festività religiosa con la messa in scena della Passione vivente con tanto di figuranti alla quale partecipano anche le associazioni religiose calabresi, ognuno con il suo abito e vessillo. Questa di College Street è una celebrazione che dura un’intera mattinata e che coinvolge diverse nazionalità che partecipano nonostante il freddo che alcuni anni si è fatto sentire in maniera pungente in questa giornata. Il Canada si ferma per questa celebrazione, in Italia, invece è una normale giornata lavorativa”.

La cosa più bella di questa processione- l’ho constatato con mano in tutti questi lunghi anni di analisi della festa canadese- è che il più grande giornale di lingua e di tradizione italiana come lo è Il Corriere Canadese dedica a questa processione il massimo dell’attenzione, e dal racconto avvolgente che ne fa ormai da un paio d’anni a questa parte la giornalista italocanadese Mariella Policheni- si intuisce quanto questa processione abbia condizionato la vita dei vecchi canadesi e quanto il giornale creda in manifestazioni popolari di questa portata e di questo genere.

Credo che sul come il Corriere Canadese, ma anche la mitica Radio Chin di Johnny Lombardi, raccontino da anni la storia di queste contrade italiane così lontane dall’Italia meriterebbero un premio speciale tutto per loro.

“Alla fine, migliaia e migliaia di persone partecipano oggi alla processione italiana- dice Fortunato Febbraro, uno dei più importanti tours operator dell’Ontario- come se fosse anche loro, e come se anche loro senza processione non fossero più in grado di vivere la Santa Pasqua. Una magia e una emozione insieme, che questa volta coinvolge italiani e canadesi, ma alla nostra processione- aggiunge Fortunato Febbraro- arrivano da ogni parte dell’Ontario comunità che nessuno si aspetterebbe di vedere tanto è grande il fascino di questa Via Crucis”.

Il programma della Via Crucis vuole che dopo la celebrazione della messa in italiano e in inglese all’1:30 di pomeriggio del Venerdì Santo, alle 3 inizia dalla Chiesa di San Francesco d’Assisi la sfilata, siamo al numero 72 di Mansfield Avenue, all’incrocio con Grace Street

“La nostra Via Crucis è una tradizione cara a tantissimi italocanadesi che ricordano la processione che veniva organizzata nei loro paesi in Italia – dice Anna Simonetta – Pensate che durante gli ultimi tre anni molti di loro hanno sofferto per non aver potuto assistere alla Via Crucis nel quartiere di College che ha sempre richiamato tante, tantissime persone che desiderano vivere lo spirito più vero della Pasqua che sta proprio nella morte e nella resurrezione di Cristo. È un modo per unire fede e tradizione”.

Oggi è Pasqua, e come tutte le domeniche di Pasqua anche qui a Toronto le chiese sono sovraffollate di fedeli e di persone che approfittano della messa per salutare parenti ed amici. Poi si torna a casa per il tradizionale pranzo di Pasqua a base anche qui ancora di carne di capretto e dolci fatti in casa. Ma qui è davvero come se il tempo si fosse fermato per sempre.


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