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Loredana Bertè torna alla fine del mese di marzo al Teatro Brancaccio di Roma, per emozionare e commuovere. Il suo tour teatrale è già un evento mediatico unico nel suo genere.
Loredana Bertè torna alla fine del mese di marzo al Teatro Brancaccio di Roma, per emozionare e commuovere. Il suo tour teatrale è già un evento mediatico unico nel suo genere.
"Sono felice di tornare finalmente in teatro col mio nuovo tour Manifesto - dice Loredana Bertè -, nonostante tutte le incertezze che ancora viviamo. In scaletta ci saranno sia i vecchi successi che i brani tratti dal nuovo album. Nuovi video e anche una new entry nella band! Ci vediamo a teatro e mi raccomando: indossate la mascherina!”.
Loredana Bertè riparte questa volta prima dal Teatro Augusteo di Napoli, poi da Roma, dallo storico teatro Brancaccio, e riparte con una scaletta alla vecchia maniera, perché dentro, volente o nolente c’è tutta la sua storia e la sua vita.
Canzoni come Dark Lady, Amici non ne ho, Il mare d’inverno, Non ti dico no, Lacrime in limousine, Cosa ti aspetti da me, Quelle come, Medley Brazil, Petala, Jazz, Iris, Banda Clandestina, Movie, Luna, Cambia un uomo (cover di Marco Mengoni cantata da Aida Cooper),Un’automobile di trent’anni, Ho smesso di tacere, Persa nel supermercato, Io resto senza vento, Madre metropoli, Chi non muore si rivede, Dedicato, Non sono una signora, Sei bellissima, Bollywood, Figlia di…,Ninna Nanna, infine E la luna bussò e In alto mare”.
Tutto e il contrario di tutto, tutta la sua musica più bella, tutto il suo repertorio, tutte le sue emozioni e le sue trepidazioni, soprattutto tutte le sue provocazioni, la sua rabbia, la sua solitudine, il suo male oscuro e i suoi segreti inediti.
“Manifesto” è in realtà il titolo del nuovo album di inediti di Loredana Bertè prodotto da Luca Chiaravalli per Warner Music, un album anticipato dal singolo “Bollywood” scritto da Riccardo Zanotti dei Pinguini Tattici Nucleari in collaborazione con la stessa Loredana Bertè. Ed è alla luce delle nuove riaperture post Covid, che è partito anche il “Manifesto - Tour Teatrale 2022”, una Loredana Bertè eternamente e rigorosamente live, pronta a mettere in scena la sua musica strepitosa, a cantare e a portare sul palco il mondo di oggi, nessuna mediazione, alla sua maniera, senza filtri o esitazioni di sorta. Un concerto il suo tutto da vivere, da raccontare, da toccare con mano, assolutamente indimenticabile, lo abbiamo già visto a Genova, poi ad Assago, e lo rivedremo il 19 marzo a Varese, il 24 al teatro Augusteo di Napoli, il 28 al teatro Brancaccio di Roma, il 2 aprile a Bassano del Grappo, l’8 aprile a Brescia, il 14 a Reggio Emilia, poi ancora a Bergamo, Bologna e Firenze.
Quello che Loredana Bertè porta in scena è un repertorio che è quello di un’artista che nella musica e nel costume ha sempre anticipato mode e tendenze. Guai a dimenticare che Loredana Bertè è stata, ad esempio, la prima artista italiana a portare il reggae in Italia con “E la luna bussò”.
“Manifesto è una parola molto importante – racconta la signora della musica italiana – una parola addirittura citata già da Dante: per il poeta ‘farsi manifesto’ significava esprimere tutte le proprie idee. In questo album, attraverso le canzoni, ho voluto mettere in evidenza il mondo che stiamo vivendo, in tutte le sue sfaccettature. Chi ascolta può capire molto bene. La figura che voglio maggiormente raccontare è la donna e il suo mondo”.
Sicuramente imperdibile e da ascoltare attentamente il brano “Ho smesso di tacere”, firmato da Luciano Ligabue, un brano che colpisce per la profondità e la forza della scrittura e in cui Loredana racconta senza veli la sua vita professionale e privata. Il grande Ligabue dice di Loredana: “Per smettere di tacere, serve coraggio, e a te, Loredana, il coraggio non è mai mancato. Grazie per aver dato vita a questa canzone, con tutta la tua voce e con tutto quello che la tua voce contiene e racconta”.
All’interno del booklet del suo nuovo disco, Loredana ha fatto sua una frase di Alda Merini: “ma da queste profonde ferite usciranno farfalle libere”, che sintetizza perfettamente la resilienza delle donne e di questa “donna” in particolare. Loredana è semplicemente Loredana, unica e iconica, con quella voglia di collaborare con i giovani, con le sue battaglie nei confronti di chi attacca chi è diverso, tutto cantato sul palco, intimizzato ed amplificato dalla magica atmosfera che solo il teatro può dare. Anche la sua performance al recente Festival di Sanremo con Achille Lauro per “Sei bellissima” nella serata dei duetti ha lasciato il segno, per l’intensità dell’interpretazione e la grandissima presenza scenica.
Non perdetevi quindi il suo concerto se arriva nella città dove vivete, perché è davvero un evento unico e raro nella storia della musica e del teatro di questi anni.