Premio giornalistico Leo Birzoli, a Sarnano Minzolini, Mughini, Metalli, Mazzocchi, Moreno, Giorgino e Mirabella
Si conclude questa sera il Festival Nazionale di Giornalismo "art. 21" a Sarnano già iniziato ieri con il primo incontro su "La libertà di stampa: un diritto tutelato dalla costituzione, un dovere deontologico nell'interesse dei lettori", e che ha come direttore artistico Attilio Romita storico conduttore del TG1 delle 20.
(Prima Pagina News)
Domenica 18 Luglio 2021
Roma - 18 lug 2021 (Prima Pagina News)
Si conclude questa sera il Festival Nazionale di Giornalismo "art. 21" a Sarnano già iniziato ieri con il primo incontro su "La libertà di stampa: un diritto tutelato dalla costituzione, un dovere deontologico nell'interesse dei lettori", e che ha come direttore artistico Attilio Romita storico conduttore del TG1 delle 20.
Premio giornalistico Leo Birzoli, a Sarnano Minzolini, Mughini, Metalli, Mazzocchi, Moreno, Giorgino e Mirabella
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Coordinato dal giornalista del Tg2 Daniele Rotondo, hanno partecipato al dibattito Giampiero Mughini, Marco Mazzocchi, Francesco Giorgino, Michele Mirabella,Leonardo Metalli, il segretario del Sigim Piergiorgio Severini e il presidente dell'Ordine dei giornalisti delle Marche Franco Elisei.

I relatori hanno discusso sulle trasformazioni in atto nel mondo dell'informazione alla luce dell'art.21 della Costituzione e quindi della libertà di espressione del proprio pensiero.La consegna quindi del "Premio Giornalistico intitolato a Leo Birzoli", sarnanese, già vicepresidente della Rai, e destinato a giornalisti e scrittori.

A Sarnano, per tre giorni, si è quindi discusso di libertà di stampa e reputazione dei cittadini alla luce del dibattito sul reato di diffamazione.

Giornalisti, intellettuali, opinion maker hanno analizzato anche il ruolo dell’informazione durante il periodo della pandemia e con Michele Mirabella discuteranno ancora oggi di covid e divulgazione scientifica. Una sessione centrale del programma prevede uno spazio dedicato alle donne, “giornaliste coraggiose” alle quali è dedicata anche una sezione del premio. Protagoniste giornaliste-testimonial sui rischi e sulle difficoltà che una donna in prima linea sul fronte del giornalismo d'inchiesta incontra nella vita professionale con Asmae Dachan, Manuela Moreno e Sara Lucaroni.

Premio per il contributo alla libertà di stampa è andato al giornalista Leonardo Metalli del Tg1 della Rai.

Scopo del Festival è analizzare le trasformazione in atto nel mondo dell’informazione alla luce dell’art. 21 della Costituzione che così recita: “Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione.

La stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure”. Un articolo fondamentale, che fa da architrave della struttura democratica del Paese, perché la libertà di espressione è a fondamento delle società democratiche e i Padri costituenti, definendo che la “stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni e a censure” hanno teso a designare i paradigmi della nascente democrazia dopo la lunga notte buia della dittatura. Un diritto questo che va salvaguardato in un mondo in rapido mutamento, che rende sempre più complesso il panorama del sistema dell’informazione.

L’obiettivo e la mission del Festival, quindi, è quello di analizzare concretamente la doppia faccia del rapporto tra libertà-democrazia-media dal punto di vista di chi fa informazione professionalmente, e dal punto di vista del cittadino, che ha il diritto ad una informazione libera, non manipolata e non manipolatrice. Un rapporto ricco di incognite e di buchi neri che risente di alcuni cambiamenti strutturali e di lungo periodo.

Oggi invece ultimo incontro su "Le parole giuste per raccontare la pandemia" con Leonardo Zellino e Franco Elisei, preceduto dalla presentazione del libro di Giacinto Pagnani "Rinaldo da Brunforte il Grande" con scritti inediti su un conteso alleato di Federico II di Svevia, a cura del Centro Studi Sarnanesi.

Ma chi era Leo Birzoli? Leo Birzoli nacque a Sarnano il 31 gennaio 1928 e rimase sempre molto affezionato al suo paese, nel quale tornava appena possibile, nonostante i suoi numerosi impegni a Roma, nell’ambito della Rai, dove ebbe importanti incarichi di vertice: caporedattore delle rubriche culturali dal ’70 al ’75, vicedirettore del Giornale Radio della Terza Rete dal ’76 all’81 e direttore della Prima Rete radiofonica dall’82 all’86.

Consigliere d’amministrazione della Rai, venne eletto vicepresidente dell’Ente nel 1986. Restò in carica fino al 1993.Fu docente del corso di giornalismo medico-scientifico della II Università di Roma e componente del comitato direttivo della Scuola di Giornalismo di Perugia. Nel corso della sua prestigiosa carriera ha ricevuto numerosi riconoscimenti, tra cui il Premio Navicella e due Telegatti. Leo Birzoli morì a Roma il 29 gennaio 1998.


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