Taranto, Medicina Democratica: "Giustizia per i danni incalcolabili all'ambiente e alla vita delle persone"
"Anche fra i lavoratori cimiteriali in aumento i morti per patologie da inquinamento ambientale".
(Prima Pagina News)
Martedì 23 Febbraio 2021
Taranto - 23 feb 2021 (Prima Pagina News)
"Anche fra i lavoratori cimiteriali in aumento i morti per patologie da inquinamento ambientale".
“Chiediamo che sia fatta finalmente giustizia per i morti da inquinamento ambientale fra i lavoratori e fra la popolazione di Taranto a causa di un ambiente compromesso, in maniera scellerata, da chi ha anteposto gli interessi del profitto a quelli della salute dell'ambiente e delle persone”, ha dichiarato Fulvio Aurora, responsabile delle vertenze giudiziarie di Medicina Democratica, parte civile, con Slai Cobas per il sindacato di classe, nel maxiprocesso “Ambiente Svenduto”, in corso nel Tribunale del capoluogo pugliese.

Si tratta di una lista che continua purtroppo ad allungarsi, come ha dimostrato nella sua arringa l'avvocato di parte civile Gianluca Vitale, perchè a morire in maniera “anomala” sono anche i lavoratori del Cimitero di Tamburi, situato a latere dell'area industriale, a 150 metri in linea d'aria dalle canne fumarie dell'ex Ilva: ben 5 i lavoratori deceduti ultimi 5 anni, età media 50 anni, su un totale di 52, per patologie tumorali, come il carcinoma polmonare, mentre altri tre sono i malati attualmente, di patologe tutte riconducidibil all'inquinamento ambientale, ai fumi di sostanze pericolose disperse nell'aria e nell'ambiente, come la diossina, l'IPA. il benzene, il Pcb.

Una mappa “inequivocabile” della zona adiacente al Cimitero è stata presentata al pubblico, durante il dibattimento, dallo stesso avvocato Vitale. “Ci attendiamo- ha aggiunto Aurora- che vengano accolte integralmente le richieste di condanna formulate dai PM Buccoliero, Epifani, Cannarile e Graziano: chi ha distrutto l'ambiente, aggirando le leggi, “taroccando” per anni le analisi e le prove e provocando lutti e sofferenze, deve pagare i suoi conti con la giustizia”.

Medicina Democratica è presente da anni, con innumerevoli iniziative, in varie parti d'Italia nella battaglia per la difesa della salute e dell'ambiente, per il riconoscimento dei diritti dei lavoratori, colpiti da malattie dovute all'ambiente di lavoro e per la individuazione delle responsabilità penali, anche attraverso la partecipazione come parte civile in numerosi processi.

Fra questi, il processo, tutt'ora in corso, per la morte a causa dell'amianto dei lavoratori ex ILVA, di cui si attende la ripresa in appello a Lecce. L'impegno per Taranto ha avuto, inoltre, un momento di rilevanza nazionale con il convegno del 13 aprile 2019, su “Salute e sicurezza nei luoghi di lavoro e di vita”, promosso con altre 15 associazioni: l'alleanza fra lavoratori e cittadini per scelte strategiche nel segno di un radicale cambiamento dei processi produttivi, questo il messaggio, scaturito dal dibattito e dal contributo di esperti e studiosi, più che mai attuale per l'unico futuro possibile.

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