Tutti i maggiori campionati europei, com'è noto, fanno ricorso ai talenti stranieri. A dominare la classifica del campionato più esterofilo d’Europa è la Premier League, con il 69,1% di calciatori non autoctoni (362 su 567). Al secondo posto troviamo la Serie A (63,8%). Terzo posto, con il 57,1%, per la Ligue 1: 276 calciatori stranieri su un totale di 483. In Bundesliga, al quarto posto, la percentuale scende al 48,4% (248 calciatori stranieri su un totale di 512).
È la Liga, quindi, ad aggiudicarsi il primato di campionato meno esterofilo: soltanto 203 calciatori non spagnoli su un totale di 490, il 41,4% complessivo. La redazione di Time2play ha stilato anche la classifica delle 20 squadre europee con più stranieri in campo. Con 24 calciatori stranieri su 26 (il 92,3%), il Fulham è la squadra che conta meno calciatori autoctoni, seguita dall’Udinese (85%) e dal Wolverhampton (22 su 26 calciatori).
Solo un club della Bundesliga compare nella classifica delle rose più esterofile, ed è il Bayer Leverkusen, con 20 calciatori stranieri su 27, mentre per trovare un club della Liga bisogna arrivare in 41esima posizione, con il Real Madrid a quota 65,2% (15 calciatori su 23). Sul podio delle squadre più autoctone troviamo invece l’Athletic Bilbao, con un solo calciatore straniero su 25.
Il club tessera solamente giocatori baschi e, considerando i risultati (è l’unica squadra insieme a Barcellona e Real Madrid a non essere mai retrocessa in seconda divisione), la strategia è molto apprezzata dai tifosi che nel 2010, attraverso un sondaggio, hanno rifiutato la proposta di aprire la rosa non solo ai calciatori stranieri ma anche a quelli nati nelle altre regioni della penisola iberica. (Fonte: https://time2play.com/it/blog/quando-la-serie-a-parlava-italiano-7-calciatori-su-10-sono-stranieri-negli-ultimi-30-anni-sono-aumentati-3-volte-di-piu-rispetto-ai-maggiori-campionati-europei/).
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