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Siamo entrati in possesso di una lettera aperta dei più famosi matematici russi contro la guerra in Ucraina, e inviata personalmente al presidente Putin.
Siamo entrati in possesso di una lettera aperta dei più famosi matematici russi contro la guerra in Ucraina, e inviata personalmente al presidente Putin.
La lettera che è pervenuta alla nostra redazione è stata inviata in queste ore al Presidente della Federazione Russa Putin ed è arrivata in Italia grazie anche alla traduzione letterale e alla diffusione che ne ha fatto il professor Brunello Tirozzi, Ordinario di Fisica Matematica all’Università Sapienza di Roma. E’ un documento senza precedenti nella storia dell’Unione Sovietica.
“Signor Presidente, scrivono i cervelli di Madre Russia- Noi, matematici che lavorano nella Federazione Russa, esprimiamo una protesta decisiva contro l'invasione militare dell'Ucraina, iniziata dall'esercito russo il 24 febbraio 2022.Il tenore di vita di un paese e la sua posizione nel mondo sono in gran parte determinati dal livello della sua scienza”.
Per i cervelli russi gli scienziati di tutto il mondo “lavorano su compiti che non hanno limiti nazionali e territoriali per il benessere di tutta l'umanità; la cooperazione internazionale, l'assenza di confini per la diffusione del sapere e i valori umanitari sono la base è, su cui si basa sulla scienza. I nostri sforzi di lunga data per rafforzare la reputazione della Russia come principale centro matematico sono completamente andati sprecati a causa di un'aggressione militare non provocata avviata dal nostro paese”.
E qui il sussulto di orgoglio di questi personaggi illustri del mondo della matematica sovietica: “La matematica – sottolineano nella lettera mandata a Putin- è sempre stata uno dei pochi ambiti della scienza fondamentale in cui la Russia ha mantenuto una posizione di primo piano mondiale. A conferma di ciò, la Russia avrebbe dovuto ospitare la più prestigiosa conferenza matematica del mondo nell'estate 2022 - il Congresso Internazionale dei Matematici. L'Unione Matematica Internazionale ha annullato questa decisione in relazione all'attacco della Russia all'Ucraina. Nella situazione in cui il nostro paese è diventato un aggressore militare e, di conseguenza, un paese pervertito, le posizioni di leadership della Russia nella matematica mondiale andranno irrimediabilmente perdute”.
I matematici russi ricordano a Putin di essere stato proprio lui il 4 dicembre scorso a ricordare al mondo che “la matematica è stata indicata come una scelta strategica prioritaria dello sviluppo della Federazione Russa”, e in quella stessa occasione sono stati “delineati gli obiettivi sia nel campo della scienza fondamentale che dell'istruzione”
È evidente- sottolineano i matematici russi- che “questi obiettivi non possono essere raggiunti nelle condizioni attuali, quando la vita dei nostri più stretti colleghi - scienziati ucraini, con cui siamo legati da molti anni di cooperazione di successo, è quotidianamente esposta al pericolo”. Con la Russia isolata dal resto del mondo sarà impossibile ogni scambio scientifico e ogni forma di cooperazione con scienziati di altri paesi. “Siamo convinti – concludono quindi i matematici russi- che nessun interesse geopolitico possa servire a giustificare vittime e spargimenti di sangue. La guerra porterà solo alla perdita del futuro del paese, per il quale lavoriamo. Chiediamo quindi la cessazione immediata dei combattimenti e il ritiro delle truppe russe dall'Ucraina”.
Chi l’avrebbe mai immaginato solo qualche anno che il gotha dell’intellighenzia russa avrebbe trovato il coraggio di dissentire dalle decisioni del Presidente Putin in maniera così plateale e pubblica? Eppure, è accaduto. Il che significa che il mondo è cambiato velocemente, e forse la “rete” che ogni giorno scandisce la vita di milioni di uomini in tutto il mondo in realtà ci ha resi tutti più vicini e più fratelli. Per Putin il segnale è pesante, deve stare attento perché anche i suoi uomini migliori cominciano ora a diffidare delle sue scelte. È la democrazia e la libertà bellezza!
Dalle ore 23:00 del 28 febbraio 2022, 351 persone, nella maggior parte dei casi sono illustri professori e accademici russi, hanno firmato la lettera. Per chi la volesse leggere, qui di seguito troverete il link utile per farlo.