Usa: un tribunale federale ha bloccato i dazi di Trump, l'amministrazione fa ricorso

Borse in rialzo.

(Prima Pagina News)
Giovedì 29 Maggio 2025
Roma - 29 mag 2025 (Prima Pagina News)

Borse in rialzo.

Un tribunale federale statunitense ha disposto il blocco dei dazi sulle importazioni imposti dall'amministrazione guidata da Donald Trump, attraverso una legge sui poteri d'emergenza.

La sentenza, emessa da tre giudici del tribunale del commercio internazionale con sede a New York, stabilisce che il Presidente degli Stati Uniti non ha l'autorità per imporre le tariffe, che dovrebbero ottenere l'approvazione del Congresso.

La sentenza è arrivata dopo che almeno sette cause legali hanno contestato i dazi, affermando che Trump fosse andato oltre qualsiasi autorità nello stabilirli, facendo sì che la politica commerciale americana fosse in balia dei suoi capricci e generando il caos economico.

Secondo i ricorrenti, l’International Emergency Economic Powers Act del 1977, legge in base alla quale Trump ha emanato i provvedimenti, non autorizza l'uso dei dazi, e anche se lo facesse, l'emergenza che è il requisito per l'applicazione di questa legge può essere dichiarata solo davanti ad una “minaccia insolita e straordinaria”, che in questo caso non c'è. 

Secondo Trump, invece, il deficit commerciale degli Stati Uniti con il resto del mondo, registrato da 49 anni consecutivi, è un'emergenza nazionale tale da giustificare la misura.

Nei mesi scorsi, gli annunci dei dazi verso diversi Paesi del mondo fatti da Trump hanno sconvolto i mercati finanziari. Le politiche attuate dal tycoon hanno generato frustrazione nei partner commerciali di Washington e alimentato timori in merito ad un’intensificazione dell’inflazione e un rallentamento dell’economia, con conseguente possibile aumento del costo delle importazioni per tutti, inclusi i cittadini statunitensi.

L'amministrazione Trump ha presentato ricorso contro il blocco dei dazi ordinato dal tribunale per il commercio internazionale di New York. Lo ha fatto sapere la Cnn.

I deficit commerciali sono un'emergenza di carattere nazionale “che ha decimato le comunità americane, lasciato indietro i nostri lavoratori e indebolito la nostra base industriale della difesa – fatti che la corte non ha contestato”. Lo ha dichiarato il portavoce della Casa Bianca, Kush Desai, aggiungendo che l'amministrazione Trump resta “impegnata a utilizzare ogni leva del potere esecutivo per affrontare questa crisi e ripristinare la grandezza americana”.

A seguito della sentenza, la Borsa di Tokyo ha chiuso segnando un forte rialzo, con l'indice Nikkei che ha registrato un aumento dell'1,88%, a quota 38.432,98 punti. Il dollaro, inoltre, si è portato in rialzo rispetto allo yen. Stamani, nello specifico, la valuta americana ha raggiunto il valore di 145,98 yen, contro i 144,87 di ieri sera. Il Giappone, maggiore partner commerciale degli Usa in Asia, si era appellato più volte a Trump, perché eliminasse i dazi sulle importazioni dal Giappone e le tariffe del 25% su acciaio, alluminio e automobili.

Anche le Borse Europee sono positive: all'apertura di stamani, Milano ha segnato + 0,75% a 40.429,05 punti. Tra i titoli migliori, Stellantis (+2,62%), seguono Banca Mediolanum (+1,36%), Campari (+1,33%), Unipol (+1,24%), Prysmian (+1,23%) e Bper Banca (+1,14%). Italgas, invece, ha aperto in negativo (-0,56%).

Anche le altre Piazze economiche d'Europa hanno aperto positive: il Dax di Francoforte ha registrato un aumento dello 0,82%, il Cac 40 di Parigi ha segnato +1%, mentre l'Aex di Amsterdam ha guadagnato lo 0,96%. Bene anche Londra, con il Ftse100 che guadagna lo 0,44%, e l'indice Ibex di Madrid (+0,43%).


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