Von der Leyen: "Soltanto l'Ucraina può decidere sulle dimensioni del suo esercito"

Merz: "La Russia deve venire al tavolo". Media: la scadenza imposta da Trump sul piano di pace Usa potrebbe slittare di una settimana.

(Prima Pagina News)
Lunedì 24 Novembre 2025
Roma - 24 nov 2025 (Prima Pagina News)

Merz: "La Russia deve venire al tavolo". Media: la scadenza imposta da Trump sul piano di pace Usa potrebbe slittare di una settimana.

E' possibile che la scadenza imposta da Donald Trump a Kiev per la firma dell'accordo per un piano di pace con la Russia, fissata al 27 novembre, slitti di una settimana. E' quanto scrive "The Economist", secondo cui "la scadenza del 27 novembre, stabilita da Donald Trump per il sostegno dell'Ucraina al piano di pace, potrebbe essere prorogata di un'altra settimana".

Per il momento, ha fatto sapere il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, non ci sarà nessun incontro tra russi e americani sul piano di pace per l'Ucraina. Mosca "non ha ricevuto alcuna informazione" sugli esiti dei colloqui che si sono svolti ieri in Svizzera tra una delegazione di Washington e una di Kiev, ha proseguito Peskov, citato da Interfax.

"Naturalmente seguiamo molto attentamente i messaggi dei media, che sono stati abbondanti negli ultimi giorni anche da Ginevra, ma ufficialmente finora non abbiamo ricevuto nulla", ha riaffermato, evidenziando che le notizie dei media indicano che "sono state apportate alcune correzioni", al piano originario statunitense, ma la Russia non ha ricevuto alcunché. "Aspettiamo, evidentemente il dialogo continua, alcuni contatti proseguiranno. Per ora, ripeto ancora una volta, non abbiamo ricevuto nulla ufficialmente", ha detto ancora Peskov, aggiungendo di non essere a conoscenza neppure di un possibile viaggio a Washington del Presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, che dovrebbe tenersi in settimana.

Il "problema principale" da affrontare nei colloqui di pace è la richiesta di Vladimir Putin di riconoscimento legale dei territori che "ha rubato all'Ucraina". Così il leader di Kiev, Volodymyr Zelensky, intervenendo al Parlamento svedese. "Ciò violerebbe il principio di integrità territoriale e sovranità", ha proseguito, ribadendo che "i confini non possono essere modificati con la forza". "Continuate a fare pressione sulla Russia. La Russia continua a uccidere persone", ha concluso Zelensky.

"Un impegno efficace e coordinato dell'Ue, così come la nostra presenza a Ginevra, ha permesso di fare dei buoni progressi nel negoziato per una pace giusta e duratura. Ancora c'è del lavoro da fare, ma le basi sono solide. Il territorio e la sovranità dell'Ucraina devono essere rispettati, e solo l'Ucraina può scegliere sulle dimensioni del suo esercito". Così la presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, nel corso di un punto stampa a Luanda, in Angola.

"La Russia deve venire al tavolo. Noi vogliamo iniziare un processo ma la Russia deve venire al tavolo", ha dichiarato il Cancelliere tedesco, Friedrich Merz, aggiungendo di sapere che "la pace in Ucraina non può arrivare da un giorno all'altro".

"A Ginevra sono stati fatti passi avanti, la direzione è positiva, ma ci sono ancora delle questioni da risolvere", ha dichiarato il presidente del Consiglio Europeo, Antònio Costa, a margine del vertice Ue straordinario che si è svolto a Luanda.

Gli osservatori e i media di Mosca sono scettici in merito alle ultime notizie che arrivano dai colloqui di Ginevra tra le delegazioni di Washington e Kiev sul piano di pace di Donald Trump. La Russia non ha avuto "alcuna informazione ufficiale", ha evidenziato il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, aggiungendo che fino ad ora le uniche notizie che arrivano sono quelle dei media.

Ma Dmitry Novikov, politologo della Higher School of Economics di Mosca, ha evidenziato, sul quotidiano filogovernativo Izvestia, ha evidenziato che le problematiche che hanno caratterizzato i negoziati negli ultimi mesi hanno portato gli osservatori ad esercitare "una certa dose di scetticismo", anche se gli sforzi per arrivare alla pace "sembrano aver raggiunto un livello qualitativamente nuovo". Le capacità di resistenza dell'Europa e di Kiev ad una soluzione che sembra favorisca Mosca sono "lontane dall'essere esaurite", nonostante lo scandalo corruzione che ha travolto la politica ucraina, ha proseguito Novikov. Dunque, "la fermezza della posizione americana sarà ancora una volta messa alla prova", e "non solo dalla pressione degli alleati, ma anche dalla considerazioni all'interno dell'amministrazione" Trump. Soltanto nei prossimi giorni sarà possibile capire se a Washington ci sia un solido consenso sul piano del tycoon.

Per Nikoai Silayev, ricercatore dell'università Mgimo, ripreso da Vedomosti, la priorità di Trump è mettere la parola "fine" alla guerra, ma per tentare di convincerlo a rendersi più duro verso Mosca, potrebbero persuaderlo che una sconfitta di Kiev sarebbe per Washington una vera e propria "cantonata geopolitica".

"Un accordo" sulla proposta di Donald Trump "sarà possibile se il piano soddisferà le legittime aspettative e le esigenze di sicurezza delle parti, senza creare nuova instabilità", ha dichiarato il presidente turco Recep Tayyp Erdogan, al quotidiano Sabah.

Ankara, ha detto Erdogan ai giornalisti tornando dal G20 in Sudafrica, secondo qunato riferisce Anadolu, manterrà una "posizione costruttiva" sulla guerra tra Mosca e Kiev, come ha già fatto ospitando i colloqui a Istanbul. "Così come abbiamo svolto un ruolo importante a Istanbul in passato, come Turchia siamo pronti a mantenere oggi la stessa posizione costruttiva", ha proseguito. Ieri, Erdogan aveva annunciato che oggi sentirà il presidente russo, Vladimir Putin. La telefonata è stata confermata anche dal Cremlino.

"È davvero possibile che si stiano facendo grandi progressi nei colloqui di pace tra Russia e Ucraina??? Non crederci finché non lo vedi, ma potrebbe succedere qualcosa di buono. Dio benedica l'America!". Così, su Truth, il Presidente degli Stati Uniti, Donald Trump.

"Vediamo positivamente che ci siano dei passi avanti". E' quanto ha dichiarato, in conferenza stampa a Berlino, Sebastian Hille, portavoce del Cancelliere tedesco Friedrich Merz. "L'Europa è centrale in tutti i punti, per quello che riguarda la sicurezza", ha proseguito. "C'è la presa di posizione in modo molto chiaro che l'Ucraina abbia il pieno sostegno dell'Unione europea", ha concluso.

"Grazie per il tuo sostegno, Antonio. È molto importante che l'Ucraina partecipi allo sviluppo della posizione comune dell'Ue su un piano di parità. Apprezziamo il rispetto. Ho informato il Presidente in merito alle riunioni dei consiglieri tenutesi ieri a Ginevra, comprese le posizioni delle parti, l'andamento dei negoziati e le priorità chiave. Continuiamo a lavorare in buona fede per raggiungere la pace in Europa". E' quanto ha scritto, su X, il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, in seguito alla telefonata con il presidente del Consiglio Europeo, Antònio Costa.

All'inizio di quest'autunno, erano in corso indagini su 178.391 crimini di guerra commessi da russi. E' quanto ha fatto sapere il procuratore ucraino Vitalii Dovhal, parlando al programma della Cbs "60 Minutes" citato da Ukrinform, mentre si stanno svolgendo i negoziati sul piano di pace di Donald Trump, che prevedrebbe anche una proposta di amnistia per tutti i russi accusati di crimini di guerra.

Anche se i processi sono ancora in corso e sono stati emessi 211 verdetti di colpevolezza, gli imputati sono quasi tutti latitanti.

L'avvocato Beth Van Schaack, supervisore del sostegno degli Stati Uniti alle indagini in Ucraina quando era ambasciatrice Usa per la giustizia penale globale, ha detto che la Russia conduce attacchi "sistematici". Nel 2023, ha ricordato al programma della Cbs, la Corte Penale Internazionale aveva emanato un mandato d'arresto internazionale per Putin, con l'accusa di aver rapito bambini ucraini, che sarebbero stati sottoposti "alla russificazione, all'addestramento militare" e "costretti a rinnegare le loro radici ucraine".

"La Russia deve pagare per la guerra in Ucraina e la decisione di utilizzare i suoi beni congelati è fondamentale per qualsiasi proposta di pace". Così il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, in videocollegamento con il vertice della Piattaforma di Crimea in Svezia, secondo quanto riferisce Sky News. Continueremo a lavorare con i nostri partner finché non saranno trovati dei "compromessi sulle proposte avanzate dagli Stati Uniti per rafforzare, non indebolire l'Ucraina", ha proseguito Zelensky.

L'Europa ha ottenuto un "successo decisivo" nei colloqui di pace sull'Ucraina. Così il ministro tedesco degli Esteri, Johann Wadephul alla radio Deutschlandfunk, citato dall'agenzia danese Riztau. "Tutte le questioni riguardanti l'Europa e la Nato sono state eliminate dall'agenda: un successo decisivo quello che abbiamo ottenuto ieri", ha dichiarato. "Fin dall'inizio è stato chiaro, come abbiamo ripetuto più volte, che non si sarebbe dovuto raggiungere alcun accordo ignorando europei e ucraini", ha concluso Wadephul,.

I colloqui di Ginevra sono stati "costruttivi, mirati, rispettosi" e "altamente produttivi". E' quanto hanno fatto sapere Usa e Ucraina in una dichiarazione congiunta, evidenziando "l'impegno comune per il raggiungimento di una pace giusta e duratura".

"Le discussioni - riferisce una nota - hanno mostrato progressi significativi verso l'allineamento delle posizioni e l'individuazione di chiari passi successivi. Hanno ribadito che qualsiasi accordo futuro deve rispettare pienamente la sovranità dell'Ucraina e garantire una pace sostenibile e giusta. A seguito delle discussioni, le parti hanno redatto un quadro di pace aggiornato e perfezionato".

"La delegazione ucraina - continua - ha ribadito la sua gratitudine per il costante impegno degli Stati Uniti e, personalmente, del presidente Donald J. Trump per i loro instancabili sforzi volti a porre fine alla guerra e alla perdita di vite umane. Ucraina e Stati Uniti hanno concordato di proseguire l'intenso lavoro sulle proposte congiunte nei prossimi giorni. Rimarranno inoltre in stretto contatto con i loro partner europei man mano che il processo avanza. Le decisioni definitive in questo ambito saranno prese dai presidenti di Ucraina e Stati Uniti".

"Entrambe le parti - conclude la nota - hanno ribadito la loro disponibilità a continuare a collaborare per garantire una pace che garantisca la sicurezza, la stabilità e la ricostruzione dell'Ucraina".


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