“L’istituzione di una commissione d’inchiesta sulle questioni di Palamara, sulla iniqua sentenza emessa nei confronti di Berlusconi, nonché sui verbali apparsi /scomparsi veri/ falsi, nonpuò essere vissuto dalle forze di sinistra come un momento divisivo.
Creare una commissione di inchiesta avviene sempre attraverso l'approvazione diuna legge, una legge che ovviamente è frutto del lavoro di una commissione e poi del parlamento.
Sono intimamente convinta che sia un dovere di tutte le forze politiche, pur con diverse sensibilità, trovare un punto d'intesa e avviare una indagine che è doverosa non per spirito di parte ma nei confronti di uno Stato di diritto, l'Italia,e dei suoi cittadini – aggiunge Modena - alla Camera dei Deputati hanno deciso di calendarizzare la commissione mettendo solo dei relatori del PD e di Leu. Al Senato la calendarizzazione è stata direttamente bocciata.
Non è questo lo spirito con cui va affrontata la questione dei poteri delloStato. Dagli anni novanta abbiamo visto che “la giustizia” è una ruota: gira sempre. Colpisce inevitabilmente chi ha usato il giustizialismo per colpire il nemico politico.
Questo circo, che non è solo mediatico, va fermato non fare nulla equivale alla volontà di autoannientarsi, di nascondere la testa sotto la sabbia e non capire fino in fondo quali siano stati i meccanismi distorsivi che probabilmente in modo trasversale sono hanno costituito un vero ostacolo per la crescita e il merito .
Lo dobbiamo alle tante persone, la maggioranza, che non fa parte di lobby ,aggregazioni, presunte logge, circoli chiusi e che solo per questo non hanno diritto a sperare in un futuro migliore.
Spero che questo appello sia ascoltato e che ne sia colta la sincerità di fondo.
Senatrice di Forza Italia, membro della commissione Giustizia di Palazzo Madama
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